12Dic 12
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[photopress:00450861_giuliani_pietro.jpg,thumb,pp_image] Azimut di Pietro Giuliani convince Mediobanca. Per la società di risparmio gestito la pagella degli analisti di Piazzetta Cuccia è outperform (“meglio del mercato”) con un target price di 13 euro. Il giudizio è contenuto nella tradizionale Wake up call dopo che Azimut, grazie ai buoni risultati di novembre (157 milioni la raccolta netta) ha raggiunto nei primi 11 mesi dell’anno il 97% del target di raccolta fondi stimato da Mediobanca. L’andamento di novembre – sottolinea il presidente e ad Giuliani – «conferma il trend positivo degli ultimi mesi, esprimendo sia la qualità della gestione con una performance media […]
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12Dic 12
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William Hill, uno dei principali bookmaker britannici, ha recentemente abbassato le quote per chi punta sulla perdita del rating «AAA» (il merito di credito più elevato) da parte della Gran Bretagna. La scommessa sul downgrade, in caso di vittoria, paga 1,57 volte la posta, mentre fino a pochi giorni fa il banco pagava 2,25 volte. «Il 99% delle scommesse è sul downgrade», ha spiegato un portavoce della società. Anche Morgan Stanley è pessimista. Visto che i flussi di investimento verso la Gran Bretagna sono stimolati dalla «tripla A», è molto probabile che un taglio del rating determini una repentina discesa della sterlina […]
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12Dic 12
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Il 2013 sarà un anno nel segno della Fenice. Come l’uccello mitologico era in grado di risorgere dalle proprie ceneri così i mercati l’anno prossimo dovrebbero essere capaci di mettere a segno un recupero che l’attuale crisi rende attualmente molto difficile da stimare. L’oroscopo di Bofa-Merrill Lynch ha però dato il seguente responso: Le azioni saranno la migliore classe di investimento: il mercato americano, quello europeo e quello asiatico dovrebbero mettere a segno dei rimbalzi oscillanti tra il 10 e il 16%. Il dollaro Usa e l’euro dovrebbero beneficiare della ripresa globale L’oro dovrebbe raggiungere i 2.000 dollari all’oncia perché […]
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11Dic 12
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«Le reazioni del mercato obbligazionario sono state tutto sommato trascurabili». Alastair Newton, analista di Nomura, fa un po’ come il Liga ma anziché cantarlo scrive agli investitori: «Niente paura». Anche se Mario Monti se ne andrà, non c’è di che temere relativamente all’Italia. Anzi, l’esperto ha messo in questione la bontà stessa di un bis del Professore. «Un governo con una solida legittimazione democratica potrebbe avere maggiore spazio di manovra per portare avanti quelle riforme strutturali di cui l’Italia ha bisogno», aggiunge Newton. Esiste, ovviamente, anche l’ipotesi peggiore. Ma in questo caso sarebbe un altro Mario, il presidente della Bce […]
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11Dic 12
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Il possibile slittamento ai primi mesi del prossimo anno della cessione di Ansaldo Energia e la crisi del governo Monti non aiutano Finmeccanica. La società del settore aerospazio e difesa, controllata dal Tesoro, riceve dagli analisti di Mediobanca il giudizio underperform. In pratica, secondo la consueta Wake up Call di Piazzetta Cuccia, il titolo Finmeccanica (che partecipa come partner alla realizzazione degli Airbus A380 attraverso Alenia), farà peggio del mercato: il target price è 3,1 euro. Wall & Street
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11Dic 12
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L‘Italia mantiene uno Stato sociale che funziona male e coprirà sempre di meno i problemi dei cittadini. A dirlo è una indagine realizzata dal Censis per il Forum Ania-Consumatori, che fotografa la crescente sfiducia degli italiani verso il welfare del nostro Paese : il 63% del campione ritiene che il nostro Stato sociale non offra una buona copertura, il 75% pensa che non riesca a contenere le diseguaglianze sociali e secondo il 79% pesa troppo sulle casse pubbliche. Di conseguenza l’86% vorrebbe che il Welfare del nostro Paese fosse modificato per dare copertura ai nuovi bisogni mentre il 54% chiede di tagliare […]
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10Dic 12
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Le dimissioni del premier italiano Mario Monti si inseriscono in un quadro macro-economico in miglioramento dopo le produzione industriale e le vendite al dettaglio cinesi hanno mostrato una forza inaspettata a novembre, lasciando cadere in secondo piano le incertezze legate al fiscal cliff, il precipizio fiscale che potrebbe scaricare sulle spalle degli americani tasse per altri 600 miliardi di dollari gelandone i consumi. Date queste premesse gli esperti di Cmc Markets, consigliano di non perdere di vista il mercato dei cambi, a partire dal cambio euro-dollaro che ha messo la retromarcia: qualora non tenesse quota 1,2880 potremmo presto tornare a 1,2800 mentre […]
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08Dic 12
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DiaSorin inizia a parlare correntemente cinese. La società specializzata nell’immunodiagnostica infatti ha lanciato il proprio analizzatore automatizzato Liaison XL in Cina per rafforzare la presenza in un mercato che vale circa 530 milioni di euro. L’obiettivo è ambizioso: raggiungere in Cina, entro la fine del 2013, volumi di vendita paragonabili a quelli attualmente realizzati in Italia. D’altronde, il gruppo guidato dall’ad Carlo Rosa non può far altro che crescere. Nel terzo trimestre i ricavi sono rimasti sostanzialmente stabili, mentre l’utile a parità di perimetro è aumentato del 6%. E le prospettive di sviluppo dei mercati più effervescenti come quello cinese è un elemento attrattivo per le case […]
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08Dic 12
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Più di 40 aziende europee a rischio crac il prossimo anno. L’allarme è di S&P che punta il dito contro la stagnazione dei consumi e la crescita del debito. L’agenzia di rating pensa che la forza finanziaria delle imprese peggiorerà ulteriormente, con due terzi dei settori industriali in fase di contrazione. Finora le imprese in Europa hanno sopportato la crisi finanziaria abbastanza bene. Una prosecuzione del trend negativo, secondo S&P, determinerebbe un peggioramento della qualità del credito e una flessione dei ricavi. In un simile scenario diminuirebbe l’efficacia dei piani di risparmio sui costi. Insomma, per le aziende che hanno un rating speculativo (cioè una valutazione inferiore alla «BBB-» il che […]
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07Dic 12
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Questo, invece, il punto di vista di Giovanni Bazoli sulla grande finanza italiana degli ultimi trent’anni Il sodalizio «La collaborazione leale e lineare tra me e Cesare Geronzi negli ultimi anni è stata utile per la stabilizzazione del sistema finanziario italiano. Il rapporto è nato in modo libero: dopo un incontro mi propose per la presidenza dell’Abi. Dopo la fusione Capitalia-Unicredit io vedevo a rischio la democrazia nel sistema Unicredit-Mediobanca-Generali. Le mie perplessità non trovarono risposte nell’Antitrust e in Bankitalia, ma nel comportamento che Geronzi tenne dopo l’integrazione. E lì è nato un sodalizio». Il capitalismo di relazione «I rapporti tra le persone, […]
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Roberto Calvi
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