30Mag 13
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Questa che osservate qui sopra è un’immagine della protesta dei giornalisti di RCS Periodici all’ingresso dell’assemblea dell’editore del Corriere. Una decina di magazine rischia la chiusura entro il 30 giugno e, di conseguenza, un centinaio di colleghi potrebbe perdere il posto anche se una speranza per alcuni è data dalla proposta di acquisto di una serie di testate che Visibilia (concessionaria di pubblicità del Giornale) intende presentare. Le contestazioni si originano dal fatto che su 831 milioni di perdite accumulate dalla società tra 2011 e 2012 ben 846 milioni sono legate alle svalutazioni connesse alla controllata spagnola Unidad Editorial. Un’acquisizione […]
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23Mag 13
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L’economia italiana è ridotta in macerie, distrutta da sette anni di crisi culminati nella grande guerra dello spread combattuta dalla Germania di Angela Merkel con l’arma dell’austerity, e dalla cura di sole tasse confezionata dal governo di Mario Monti. La caduta del prodotto interno lordo, il tasso di disoccupazione a due cifre, l’esplosione dei fallimenti tra le imprese e i 131 miliardi di sofferenze lasciati nei bilanci delle banche dalla difficoltà della clientela di rispettare le rate dei prestiti sono la prova plastica del disastro. Dopo aver raccolto le proposte del numero uno del gruppo delle investigazioni Kroll, Marianna Vintiadis per riaccendere il […]
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04Apr 13
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[photopress:collage.png,full,centered] Le banche italiane sono guidate da un plotone di ultra-settantenni che sovraintendono ai crediti e agli equilibri della grande finanza italiana. Non che l’anagrafe rappresenti una colpa, al contrario può essere una preziosa riserva in termini di esperienza, soprattutto tra i tanti capitani d’azienda che hanno costruito da soli la propria fortuna. Qualche dubbio, tuttavia, sorge quando si constata che all’estero la situazione è molto diversa da quella della Penisola, al punto da richiamare alla memoria le parole pronunciate due anni fa dall’inventore delle Tod’s, Diego Della Valle, contro Giovanni Bazoli e Cesare Geronzi, che appunto a suo dire […]
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28Mar 13
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[photopress:paradeplatz3_rgb_72dpi.jpg,full,centered] I Paperoni del Vecchio Continente saranno sempre più «targati» Credit Suisse. L’istituto elvetico ha infatti siglato un accordo che prevede l’acquisizione delle attività di Wealth Management di Morgan Stanley nella regione Europa, Medio Oriente e Africa, esclusa la Svizzera. Morgan Stanley gestisce un patrimonio di oltre 13 miliardi di dollari (10 miliardi di euro) nelle sedi di Regno Unito, Italia e Dubai. L’operazione si perfezionerà nei prossimi mesi e anche per questo motivo non sono stati forniti i dettagli economici. Si possono però effettuare alcune brevissime riflessioni: Un colosso bancario come il Credit Suisse punta sul Private Banking e […]
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28Mar 13
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[photopress:bassottiansa.jpg,full,centered] E se toccasse proprio all’Italia fare la stessa fine di Cipro che cosa accadrebbe ai nostri risparmi depositati su un conto corrente? Potrebbero essere anche loro vittima del bail-in applicato all’isoletta del Mediterraneo? E, soprattutto, chi ha una giacenza superiore ai 100.000 euro rischia veramente di perdere almeno il 30% del proprio capitale. Il nostro blog vi ha già avvertito della possibilità che questo scenario si concretizzi. Quando si tratta di scommettere è meglio affidarsi ai professionisti del settore. L’agenzia Betaland, informa Agipronews, gioca a 3,95 la probabilità che anche in Italia venga applicato un prelievo forzoso sui […]
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25Mar 13
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[photopress:claudio_borghi_bio.jpg,full,centered] I lettori del Giornale lo conoscono da anni come editorialista. Ma Claudio Borghi Aquilini, docente di Economia degli intermediari finanziari all’Università Cattolica di Milano, è soprattutto una voce eterodossa rispetto al conformismo europeista che domina sui media. Ecco perché Wall & Street hanno voluto ascoltare il suo parere. Lo spread è un indicatore economico? «Lo spread non dovrebbe esistere. Nel 2011 non sapevamo nemmeno cosa fosse perché sul mercato c’era la percezione che il debito europeo fosse condiviso. Il caso si è creato quando Merkel e Sarkozy hanno preso la scriteriata decisione del PSI (acronimo di Private Sector Involvement, […]
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11Mar 13
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[photopress:grillo3.JPG,full,centered] Il modo migliore per porgere la bombola d’ossigeno alle nostre imprese sull’orlo dell’arresto cardiaco a causa di 7 anni di crisi ininterrotta, è liberare le banche di buona parte del fardello delle sofferenze. Come? Creando una bad bank, in pratica una “discarica” dove chiudere buona parte delle sofferenze e degli incagli provocati dalla difficoltà di famiglie e imprese a restituire agli istituti di credito i mutui e i finanziamenti ricevuti negli anni scorsi. L’idea è di Mediobanca ed è contenuta nella consueta Wake up call ma – ed è questo il punto debole del progetto – le urne e […]
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06Mar 13
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[photopress:DEBITO.png,full,centered] Quello che vedete qui sopra è un grafico del rapporto debito/pil in Italia dal 1900 a oggi. Lo ha pubblicato Bloomberg per ricordarci, ove mai ce ne fosse bisogno, che a fine 2012 l’Italia ha raggiunto un nuovo record con un rapporto al 127%, il più alto dai tempi di Benito Mussolini. Anzi, a essere precisi dal biennio 1924-1925 quando – tra elezioni e successiva legiferazione dittatoriale – il Duce conquistò il potere assoluto nel Paese. A quei tempi il debito/pil viaggiava attorno al 160 per cento. Ma erano altri tempi… Quello che però a Bloomberg interessa molto meno […]
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18Feb 13
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[photopress:TAX.jpg,full,centered] I tagli delle tasse promessi dai partiti italiani nei loro programmi elettorali ammontano a circa 150-225 miliardi di euro. Questo il calcolo di Mediobanca Securities. La dura realtà è che contrariamente alle promesse, Imu, Irpef, Iva e Tares sono destinate ad aumentare dal luglio 2013, a causa degli aumenti precedentemente concordati – sottolinea però lo studio – e questo certo non andrà a favore della fiducia dei consumatori e della crescita. L’Irap potrebbe essere invece ridotta (e sarebbe positiva per le banche), ma una sua abolizione è irrealistica, poichè i suoi introiti sono pari al 2,5% del pil. Tagliare le […]
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08Feb 13
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[youtube iFTbElhF9dE nolink] L’industria italiana ha subito nel 2012 una caduta del fatturato prossima al 6% a prezzi costanti. Il made in Italy ha provato a rimediare alla stagnazione dei consumi che sta soffocando la penisola, puntando tutto sulle esportazioni. A conti fatti, tuttavia, i livelli produttivi sono piombati a livelli simili a quelli del 2009. In sostanza, complice la già diffusa pericolante situazione dei bilanci, aumenteranno sia le imprese che dorvanno ristrutturarsi sia quelle costrette a portare i libri in tribunale. La contrazione dei consumi – prosegue uno studio di Intesa Sanpaolo e Prometeia – si è […]
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