15Gen 14
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L’Europa è costretta a restare seduta sullo sgabello rotto della recessione, mentre l’economia americana ha ripreso a correre e la gran parte della colpa è delle trappole tese dalla Germania di Angela Merkel e dal connazionale Weidmann, capo dei falchi della Banca centrale europea e della coriacea Bundesbank. Ma anche Mario Draghi, appena premiato governatore dell’anno, non ha fatto abbastanza per trainare il Vecchio Continente fuori dalla crisi. A bocciare indirettamente la politica monetarie dell’Eurotower è Jp Morgan Private Bank. «Mentre la Federal Reserve ha attuato una politica aggressiva di allentamento monetario durante la crisi, la Banca centrale europea si è trovata più spesso impegnata […]
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10Ago 13
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Oggi la Banca d’Italia compie 120 anni. Fu infatti la legge bancaria del 10 agosto 1893 a istituirla. E allora, come oggi, fu un’emergenza nazionale a convincere la politica che un istituto unico di emissione monetaria e di vigilanza bancaria fosse l’unico modo per monitorare il sistema finanziario italiano. Cinque anni prima, nel 1888, era scoppiato lo scandalo della Banca Romana. Uno dei sei istituti autorizzati all’emissione di moneta era fallito poiché, a fronte di riserve auree per 60 milioni di lire, aveva coniato moneta per 133 milioni. Il credito a lungo termine concesso alle imprese edili, incappate in una fase di […]
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30Lug 13
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Le famiglie europee non hanno fiducia nella capacità della Bce di tenere sotto controllo l’inflazione per rispettare gli obiettivi fissati a breve e medio termine. Il dato emerge da un’indagine condotta in Italia, Austria, Francia, Germania, Hong Kong, Regno Unito, Singapore, Spagna e Svizzera dal gruppo M&G. La maggior parte dei consumatori si attende un rallentamento del tasso d’inflazione nei prossimi dodici mesi: un dato che non sorprende, alla luce della flessione del 7% subita dai prezzi delle materie prime a partire da fine gennaio. Nello stesso periodo, il petrolio è sceso del 6%. In Italia le aspettative delle famiglie […]
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03Mag 13
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[photopress:Draghi.JPG,full,centered] «Taglialo ancora, Mario!». Il tasso di interesse, ovviamente! Ieri la Banca centrale europea presieduta dal nostro connazionale ha deciso di dare una sforbiciata al tasso di rifinanziamento portandolo dallo 0,75 allo 0,5%. Lo scopo, ha spiegato, la Bce è quello di trasmettere meglio all’economia reale l’impulso derivante dalle immissioni di liquidità nel sistema da parte dell’Eurotower. Insomma, l’invito alle banche europee è il seguente: «Prendete i soldi a prestito da noi a Francoforte e concedete finanziamenti a famiglie e imprese, allentate i cordoni della borsa!». Un segnale di ottimismo e di buona volontà, ma la condizione che ha permesso […]
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25Apr 13
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[photopress:Letta.JPG,full,centered] L’incarico a Enrico Letta, ma soprattutto la rielezione di Giorgio Napolitano, sembrano aver tranquillizzato i mercati. Lo spread, in questi giorni, è sceso sotto i 270 punti. La Borsa sta guadagnando e gli investitori guardano al futuro con un po’ più di ottimismo. Ma è veramente così? Oppure siamo dinanzi a un altro errore di interpretazione? Ad ascoltare gli analisti di due importanti banche internazionali, per il momento, si può essere relativamente tranquilli, sempre tenendo presente che basta un soffio di vento per capovolgere il fragile burchiello tricolore. Secondo Morgan Stanley, il sentiment del mercato è migliorato. «Gli investitori […]
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22Ott 12
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I media nazionali e internazionali hanno propagandato come una grande conquista l’accordo dell’ultimo Consiglio Ue relativo a un’unione della vigilanza bancaria da attuarsi sotto l’egida della Bce a partire dall’anno prossimo o, al più tardi, dal 2014. Legittimo l’entusiasmo derivante dal sapere che il presidente italiano della Bce, Mario Draghi, potrebbe comunque non essere insensibile alle necessità di un settore fino a un anno fa da lui monitorato dalle finestre di Bankitalia. Ma, come ci spiegano gli analisti di Mediobanca, i problemi della finanza europea e, soprattutto, degli istituti di credito spagnoli sono ben lungi dall’essere risolti. Ci sono infatti cinque […]
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09Ott 12
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Un affare «energetico». Gli analisti di Credit Suisse consigliano di puntare sul titolo Eni con il giudizio buy (“comperare”). A convincere gli esperti elvetici sono sia il modello di business del gruppo energetico italiano sia il previsto rendimento in termini di dividendi. In Piazza Affari Eni sta passando di mano a17,3 euro in progresso dell’1,1%. Non si tratta di una captatio benevolentiae del colosso italiano. Il giudizio della banca elvetica si inserisce in una rinnovata fiducia degli investitori verso il mercato italiano dopo gli ultimi interventi del capo della Bce, Mario Draghi, e di quello della Federal Reserve, Ben Bernanke. «Per […]
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