E’ stato progettato espressamente per quelli che “niente di meglio di un buon libro per scivolare nel sonno”. Stiamo parlando del primo bed & breakfast per lettori forti. O almeno per appassionati di libri. L’idea è venuta a una coppia di imprenditori nipponici che hanno rilevato una vecchia libreria strasformandola in una sorta di ostello per clienti dalle poche pretese di spazio e comfort ma molto esigenti dal punto di vista culturale. Questo ostello offre 30 posti letto, anche se sarebbe meglio dire 30 cuccette ricavate proprio dietro i lunghi scaffali colmi di libri. I giapponesi possono avere idee brillanti ma peccare di fantasia. Ed infatti il nome dell’ostello è fin troppo banale: Book and bed e ha aperto a luglio scorso nel quartiere Toshima di Tokyo.

libreriahotel

I prezzi, rispetto agli standard nipponici, sono anche bassi. Tuttavia non possiamo considerarlo economico visto che con 32 euro a notte hai diritto a un “loculo” largo 80 centimetri e alto altrettanto. Ovviamente dotato di biancheria pulita, accesso wi-fi e  grucce-appendiabiti. I servizi sono invece in comune. E a parte alcune macchinette automatiche, dispensatrici di bottigliette d’acqua , bevande calde e qualche merendina, l’unico genere di vero conforto proposto in abbondanza sono proprio i libri (per il momento in due lingue: giapponese e inglese) che si possono prendere e leggere sul posto. O meglio a letto.

La struttura sta avendo un enorme successo. Perché se da un lato ripropone quello che è già uno standard caratteristico per Tokyo (gli hotel supereconomici che ti offrono cuccette striminzite e mini-camere per dormire, o semplicemente per rilassarti per qualche ora), dall’altro invita i clienti a entrare a far parte di una ristretta comunità. Le regole di convivenza sono semplici: silenzio nella zona dormitorio e chiacchiere a bassa voce nelle zone comuni. Chiacchiere, ci immaginiamo noi,  tutte dedicate ai libri.

In fin dei conti la lettura perde terreno e forse i lettori forti hanno bisogno di posti come questo per ritrovarsi e per avere un ambiente idoneo. Credo sia significativo, inoltre, che luoghi del genere possano nascere in un momento come quello attuale in cui tutti i “posti” deputati al libro e alla lettura perdono terreno. Le biblioteche sono in profonda (e apparentemente irreversibile) crisi. Così come le librerie (eccezion fatta per quelle on line).

Tra un po’ l’dea del Book and bed potrebbe essere ripresa anche da noi. Magari a Roma. Città che offre – a esempio – ottimi luoghi come le catacombe. Potrebbe essere la nuova moda turistica: l’archeo-bed and book.

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