In italia i runner sono sei milioni,  sette su dieci corrono per star bene ma uno su due ha già corso una maratona anche se la corsa più amata ed apprezzata resta la “mezza”, Si fa presto a dire che siamo un popolo di corridori. E allora mi torna alla mente Riccardo Pazzaglia, filosofo dell’arboriana “quelli della notte” che spesso si chiedeva “Ma noi chi siamo e dove andiamo?”. Già, chi sono i runner? A che tribù appartengono,  come si muovono, che abitudini hanno, che età hanno e quanto corrono? A spiegarcelo è una completa ricerca americana commissionata da Brooks, azienda leader nel settore della corsa,  che tira un po’ le somme su uno sport, una moda, una necessità che ormai coinvolge sempre più persone alle più diverse latitudini. Correre è una mezza malattia e , fortunatamente, i “pazienti” sono sempre di più. Tanto per cominciare l’età: il running, proprio per le sue caratteristiche di resilienza, non è pratica da giovanissimi e infatti l’età media è di 43 anni per gli uomini e di 39 per le donne.  Otto su 10 lo praticano regolarmente 12 mesi l’anno, fra le 3 e le 4 volte alla settimana, senza alcuna paura del ghiaccio dell’inverno o dei 35 gradi del mese di agosto. Corrono per stare in forma (77%), per rimanere in salute (76%) e per divertirsi (61%). Le corse più frequentate sono le mezze maratone (75%), più delle 5 km (55%) e delle 10 km (54%). Ma quasi un runner su due (47%) ha completato almeno una maratona. E questi sono solo alcuni numeri che però rendono perfettamente l’idea e che danno la misura delle dimensioni del fenomeno.  In Italia la corsa viene praticata più o meno abitualmente da ben 6 milioni di persone, di cuiSi il 55% sono uomini e il 45% donne. Un fenomeno che non conosce divisioni di età: il 27% dei runner hanno fra i 25 e i 34 anni, il 25% fra i 35 e i 44, il 21% fra i 45 e i 54, e un dignitoso 8% di over 55. E non è tutto: per il 77% degli intervistati la corsa è l’attività sportiva primaria. Più della palestra o del calcetto dei maschietti e del pilates delle signore. Un fenomeno, quello del running, che secondo gli esperti ha avuto un vero e proprio boom proprio come in conseguenza della crisi economica. “Per iniziare a correre è necessario un buon paio di scarpe, una visita medica e poco altro-  spiega Marco Rocca, da 10 anni a capo di Brooks Italia-  Nessun altro sport richiede un livello di attrezzatura così elementare ed economico. Non solo, per arrivare a fare 5 km di seguito, l’obiettivo di qualunque runner principiante, non è necessaria nessuna preparazione specifica. Tutti sappiamo correre, tutti abbiamo corso da bambini. Magari lo abbiamo dimenticato, o siamo stati troppo tempo sul divano. Tornare a correre dona quel senso di felicità che avevamo da piccoli.” La gara più attesa? Se non si considera la Deejay Ten (che conta ben 3 tappe in Italia: Milano, Firenze e Bari, con oltre 10 mila iscritti a ogni appuntamento) è senz’altro la Maratona di Roma, che il prossimo 22 marzo porterà per le strade della Città Eterna oltre 20 mila appassionati, molti dei quali provenienti dall’Estero. Un evento che per importanza e numero di partecipanti è diventato fra i primi 5 d’Europa (assieme alle maratone di Londra, Parigi, Berlino e Madrid). La maratona, ovviamente, è il sogno di quasi tutti i runner . Nonostante sia una corsa non per tutti,  dove servono gambe testa e allenamenti veri.  Nonostante sia una gara che non si può improvvisare perchè altrimenti può anche diventare un rischio. Ma ne vale sempre  la pena,  Le distanza preferita è tuttavia quella leggermente più abbordabile della mezza maratona, ovvero 21 km. Ben tre quarti dei runner (75%) ne ha finita una  e oltre la metà partecipa abitualmente a corse sui 5 km (55%) o 10 km (54%). A incarnare perfettamente la predilezione per queste distanze da parte degli italiani è sicuramente la Stramilano che da 40 anni mette in fila decine e decine di migliaia di appassionati. La Stramilano si terrà il 29 marzo, e a fianco ai più o meno 10mila atleti che faranno i canonici 21 km, ci sarà una cornici di ben 50 mila runner che correranno per 10km. Sono numeri che non passano inosservati e che dovrebbero far riflettere soprattutto le amministrazioni delle grandi città che con questi eventi sono spesso un po’ distratte. Ma la passione er la corsa cresce grazie anche ad altre gare, più o meno lunghe. dove  velocità e distanze  vanno di pari passo col divertimento. A partire dalla Color Run, la manifestazione nata negli USA per promuovere il benessere e oggi presente in 30 Paesi in tutto il mondo., una  5 km dove i  runner vengono letteralmente ricoperti di polveri colorate lungo il tragitto, per arrivare al traguardo in “formato arcobaleno”. Arrivata in Italia due anni fa (a giugno partirà la terza edizione), ha raccolto ben 55mila persone in 6 città. E sempre all’insegna del divertimento, ma decisamente più impegnative, stanno prendendo piede anche altre gare che sono un misto tra corsa e avventura con ostacoli da superare e difficoltà sul percorso come la Strongman Run,  che ormai è una classica e si corre tra fiumi da guadare, distese di pneumatici, pendenze ripidissime, tratti di fango e la cui edizione italiana si tiene ogni anno a Rovereto (Tn) a Settembre