09Giu 24
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Su una cosa possiamo star certi: prendete uno scrittore, non uno qualsiasi ma uno di vaglia, uno capace non soltanto di usare al meglio le parole ma anche di scendere in profondità per scandagliare il “nascosto” che c’è dentro di noi e per tirarne fuori i caratteri universali che tutti ci comprendono, prendete questo scrittore – dicevo – e spingetelo dentro un’avventura, una situazione anomala, una condizione fuori dal comune. Questo scrittore sarà sicuramente in grado di scriverne. Non, però, per trarne un vantaggioso instant-book di autofiction. Bensì per capire cosa c’è dietro quel fatto e quanto quel fatto sia […]
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07Lug 20
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Che Madame Bovary sia un romanzo da tenere sempre a portata di giovani curiosi e intelligenti è un fatto assodato. Un capolavoro; un classico; un esempio di narrativa quasi inarrivabile. Se arrivi però a essere uno scrittore di successo, se arrivi a conquistare il plauso di platee immense di critici e lettori, però, il capolavoro di Flaubert potrebbe dimostrarsi una trappola pericolosa. Questa è la prima considerazione che maturo dopo aver chiuso l’ultima pagina di La mia vita di uomo di Philip Roth (che ho letto nell’ultima edizione dei Meridiani Mondadori con la traduzione di Norman Gobetti). Lo scrittore francese […]
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02Ott 14
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Ci sarebbe bisogno di un nuovo Achille Campanile. Molto bisogno, a dire il vero. La letteratura vive una stagione non proprio di fiacca quanto di crisi esistenziale. Tanto che il modello vincente – in questo momento – pare essere l’autofiction (vedi solo per fare un esempio su tutti l’ultimo vincitore del Premio Strega Francesco Piccolo). In un momento simile bisognerebbe tornare almeno a sorridere (se non a ridere di gusto) attraverso le parole. Quindi avremmo tutti bisogno dell’aiuto di Ennio Flaiano, del già citato Campanile oppure di penne professionali ma non tanto ambiziose (o meglio presuntuose) come Guido da Verona. […]
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