van2Come spesso accade, anche la salute si dà sempre per scontata. Quando poi subentrano dei problemi ci si accorge che, talvolta, sarebbe bastato davvero poco per evitarli. Mio marito ha scoperto, di recente, per caso, di avere la minima alta. E chissà da quando. Avendo superato da qualche anno i 50 dovrebbe monitorarsi con una certa costanza visto che le alterazioni della pressione potrebbero rappresentare avvisaglie di malattie cardiovascolari. Sto parlando di patologie silenziose, quasi sempre asintomatiche, spesso sottovalutate, che, solo nel nostro Paese ,causano oltre il 41% dei decessi fra le donne ed il 34% fra gli uomini, un dato superiore persino a quello di qualsiasi forma di cancro. Ecco perché Cardioteam Foundation Onlus, fondazione senza scopo di lucro, attiva nella prevenzione, ricerca e cura delle malattie cardiovascolari, sostiene il primo screening gratuito dell’aorta “on the road”: in tre anni, sono state monitorate oltre 10 mila persone nelle piazze di 28 città della nostra Italia e a partire dall’inizio del mese di settembre, il CardioVan della Fondazione sarà a Torino, Novara e Vercelli. Dopo questo primo triennio si possono già tirare delle somme sullo stato di salute cardiaca degli italiani. Avrete di certo sentito parlare di ipertensione arteriosa; pensate che nel 30,5% dei soggetti sottoposti al controllo diagnostico è stata rilevata ipertensione arteriosa pari o superiore ai 140/90 mmHg. Attenzione, perché con questi valori si può andare incontro a vari rischi. E sia chiaro, anche un’ipertensione moderata è associata a una riduzione dell’aspettativa di vita. Sapete cos’è l’aneurisma? Si tratta della dilatazione localizzata di un’arteria di almeno una volta e mezzo i valori normali, dovuta a un’alterazione della sua parete a causa di fattori congeniti, ma anche legati all’aterosclerosi che mina l’elasticità della parete dell’arteria. L’aneurisma, subdolo perché silente fino al momento delle complicanze, può colpire qualsiasi arteria, ma quando ad essere interessata dalla dilatazione è l’aorta ascendente, quindi il tratto vicino al cuore, l’aneurisma costituisce un serio pericolo per la vita di chi ne è affetto. Nella maggior parte dei casi l’aneurisma dell’aorta ascendente e le valvulopatie restano completamente asintomatici, anche per anni. Per evidenziare il rischio basterebbe un esame di screening come l’ecocardiogramma, un esame non invasivo e veloce che consente la diagnosi di tutti gli aneurismi dell’aorta vicino al cuore, ma anche di tutte le malattie valvolari cardiache, nonché di pregressi infarti. In pratica è un filmato dell’anatomia e del funzionamento del cuore in tempo reale, ormai affidabilissimo e senza rischi. Tra i sintomi di un difetto valvolare, invece, facile affaticabilità, fatica a respirare, sia durante l’attività fisica che a riposo, mancanza di respiro durante la notte, debolezza, dolori anginosi e svenimenti, non sono di certo da trascurare. L’iniziativa “non-stop” per la salute del cuore ha coinvolto, finora 10.410 persone, delle quali il 52% uomini e il 48 % donne di età compresa fra i 55 ed i 75 anni, la fascia di età a maggior rischio, che hanno chiamato il numero verde dedicato per un ecocardiogramma gratuito, purché in assenza di pregresse patologie cardiache e di recenti esami del cuore. Sono 28 le città raggiunte in Piemonte, Liguria, Lombardia ed Emilia Romagna negli ultimi 3 anni. Dal 2014 ad oggi, il CardioVan della Fondazione Cardioteam coinvolgendo nella sua campagna informativa per la prevenzione delle malattie cardiovascolari oltre 30 mila persone, ha salvato, grazie agli screening “on-the-road” ben 400 soggetti (ai quali è stato diagnosticato un aneurisma dell’aorta ascendente o una malattia valvolare seria misconosciutala). Va bene la diagnosi, ma cosa si può fare per prevenire? Anzitutto ridurre il proprio peso anche solo del 10% proprio per gestire meglio la pressione arteriosa. Quindi ben venga anche un regime alimentare a basso contenuto di grassi, di sodio, di zuccheri e di alimenti raffinati e tanta idratazione. Lo stile di vita sano prevede anche movimento e niente fumo. Esistono anche i cosiddetti fattori di rischio non modificabili: del resto si sa, il rischio di cardiopatie aumenta progressivamente con l’avanzare dell’età; gli uomini sono più a rischio delle donne, anche se dopo la menopausa il rischio aumenta sensibilmente anche per queste ultime. www.cardioteamfoundation.org