L’inverno è nemico della sindrome del tunnel carpale
Se accusi formicolii e intorpidimento alle prime tre dita della mano, prova a prendere in considerazione la sindrome del tunnel carpale, un disturbo del quale, in Italia, oltre 2 milioni di persone soffrono e che, con il freddo diventa anche doloroso.
D’inverno, infatti, i sintomi peggiorano e quel 3-4% della popolazione adulta, con frequenza maggiore nelle donne, nella fascia tra i 40 e i 60 anni, deve trovare il modo di placare la sofferenza che può estendersi anche all’avambraccio. Spesso i sintomi peggiorano di notte.
Ma quando si parla di tunnel carpale?
Il tunnel carpale è uno stretto passaggio situato nel polso, attraverso il quale scorrono il nervo mediano e i tendini flessori delle dita. È delimitato dalle ossa carpali e dal legamento trasverso del carpo. Questa struttura anatomica gioca un ruolo cruciale nella funzionalità della mano, ma la sua conformazione anatomica la rende naturalmente suscettibile a compressioni nervose che generano la cosiddetta “sindrome del tunnel carpale”.
Certo, di solito, a soffrirne sono coloro che svolgono lavori ripetitivi con le mani, come l’utilizzo del mouse del pc, così come gli artigiani e anche chi pratica sport con sollecitazione del polso.In molti casi si assiste anche a una concausa connessa con gravidanza, diabete e artrite reumatoide.
Come riconoscere la sindrome?
Il professore Luca Russo ricercatore di Metodi e Didattiche delle Attività Motorie presso l’Università Telematica eCampus e docente in Ergonomia dell’Esercizio Fisico, offre alcuni preziosi consigli su come affrontare al meglio le temperature più rigide e un focus sui nuovi approcci diagnostici:
“Un approccio innovativo e tecnologicamente avanzato per la diagnosi e lo studio della STC è ora rappresentato dalla valutazione biomeccanica, ossia di un’analisi scientifica e sistematica del movimento umano che mira a studiare le forze interne ed esterne che agiscono sul corpo e come queste influenzano la mobilità.
In particolare, i sensori inerziali rappresentano uno strumento all’avanguardia e non invasivo per la valutazione biomeccanica del polso nella STC. Questi dispositivi miniaturizzati sono in grado di fornire dati precisi sui movimenti articolari, garantendo un approccio oggettivo per la diagnosi precoce, il monitoraggio e la prevenzione di questa condizione, nonché per la gestione della fase di riabilitazione in caso di intervento chirurgico”.
Il trattamento della sindrome del tunnel carpale può essere . Dipende dalla gravità dei sintomi, ma soprattutto dalla risposta ai trattamenti conservativi. Ovvero, il riposo e l’ immobilizzazione del polso, la Terapia fisica e esercizi di stretching, la terapia farmacologica con antidolorifici e le iniezioni di corticosteroidi. Mentre il trattamento chirurgico, prevede una decompressione del tunnel carpale, solitamente mediante attraverso tecnica endoscopica o a cielo aperto.
Come prevenire questa patologia?
“E’ importante mantenere una postura corretta mentre si lavora, specialmente se si trascorrono molte ore al computer – conclude Russo – assicurandosi che il monitor sia all’altezza degli occhi e che le spalle siano rilassate. È una buona idea utilizzare una tastiera e un mouse ergonomici e regolare l’altezza della sedia e del tavolo in modo che i polsi siano in posizione neutra.
Fare pause brevi ogni 30-60 ed eseguire esercizi di stretching per le mani e i polsi è utile per migliorare la flessibilità e ridurre la tensione.
È inoltre possibile considerare l’uso di tutori o supporti per il polso, specialmente durante la notte o durante attività che richiedono un uso prolungato delle mani”.