Chiare Tracce: L’anima del Parco del Ticino nei documenti del Guado
Chi non ha mai vissuto nel Parco Lombardo della Valle del Ticino, non può nemmeno immaginare la bellezza e le suggestioni di scorci capaci di condurre in atmosfere magiche e di tanta quiete. Umori, passioni, idealità che chi non ha mai avuto l’opportunità di viverli o di sentirli raccontare, potrà scoprirli seguendo la mostra itinerante storico-documentaria “Chiare Tracce” che sarà inaugurata il 16 aprile alle ore 11, in Casa Giacobbe a Magenta. Curiosi?
Gli organizzatori hanno deciso di risalire all’anima del Parco Lombardo della Valle del Ticino coinvolgendo una delle realtà storico-culturali più rilevanti presenti nel territorio, che conserva un ricco patrimonio documentale: la Cascina del Guado che oggi è conosciuta come Guado Officine Creative dal 1969, la più longeva realtà nell’Alto milanese, peraltro quasi coeva alla costituzione del Parco del Ticino (istituito con legge regionale del 5 dicembre 1973).
“Questa mostra è il risultato di un lavoro collettivo che segnala un percorso di continuità nell’arditezza del progetto e la nostra ferma volontà di proseguire un cammino fatto di impegno, sperimentazione e dedizione. Gli ideali alla base di questa meravigliosa realtà sono parte del nostro DNA“ dichiara il Consigliere Francesca Monno che, appassionata di storia dell’arte e amante di quel territorio, protagonista della mostra, ha voluto a tutti i costi che la galleria vedesse la luce. Dall’incontro di Monno e di Francesco Oppi, anima del Guado, non poteva che nascere quello che è definito uno spettacolo che porta alla luce un concentrato di idealità, di passione, di iniziative, dove le lotte dei primi anni in difesa di quel pezzetto di territorio, si intersecano con i progetti sociali e culturali di un gruppo di uomini e donne, fondamenta di una comunità viva e molto attiva. Infatti “Il Parco del Ticino ha dimostrato e dimostra di essere luogo ideale di confronto su tutti i grandi temi dello sviluppo, del vivere, del proteggere”, sottolinea il Direttore del Parco Claudio De Paola. La storia dunque del “primo parco regionale d’Italia, nonché l’area protetta fluviale più grande d’Europa, riconosciuta dal 2002 come Riserva della Biosfera dall’Unesco” – ricorda l’Assessore Regionale Gianluca Comazzi – rivive proprio in questi rari documenti; ad esempio attraverso le copertine dei primi giornali comunali che diedero voce ai cittadini per fermare la speculazione e fondare un Consorzio di Comuni in grado di salvaguardare un patrimonio naturale straordinario. Oppure attraverso gli ideali di libertà, di dialettica e di confronto continuo, che ancora oggi guidano chi al Guado ha fatto suo, valorizzandolo, questo straordinario habitat, “che va difeso e coltivato, perché l’ambiente è il luogo del Tempo, il luogo della vita, del lavoro e delle relazioni”, come sottolinea il curatore della mostra Francesco Oppi.
Una iniziativa di Parco Lombardo Valle del Ticino Con il contributo di Regione Lombardia, Candiani Denim A cura di Guado Officine Creative dal 1969
la mostra prosegue fino al 4 maggio con i seguenti orari:
Feriali 9.30/13.00 – 17.00/19.00
Sabato e festivi 11.00/17.00
INFO: www.parcoticino.it