Altri che retorica da Bella Ciao: 70 anni dopo i nuovi partigiani sono gli italiani che resistono al renzismo.

Vedere Ignazio Marino, degno rappresentante di questa scellerata classe politica, attaccato con i denti e le unghie, solo qualche giorno fa, al trono del consiglio comunale romano invocando più volte il verbo sacro alle sinistre, “resistere”, è uno dei simboli – assieme alla Boldrini che vuole sradicare obelischi – della sinistra in decadenza assieme al mito delle Resistenza, retoricamente intesa, ormai fuori luogo; è un vero insulto a chi resiste davvero, nel 2015. Resiste allo smog e al degrado, resiste alle tasse e alle rate del mutuo, resiste alle pressioni del direttore di banca; resiste ai figli che non hanno […]

  

Quando la satira ‘mena’ la sinistra

Da quando c’è Renzi, c’è casa: per la satira. Tutto ha assunto contorni burleschi, barocchi, farseschi, con in sottofondo la marcetta popolare di Ennio Morricone, avete presente quella che segue un tragicomico Verdone nel suo avvicendarsi di personaggi in “Bianco, Rosso e Verdone”? Con il regime renziano non solo si chiude la prima grande ondata di berlusconismo, ma accade un altro stravolgimento epocale in proporzioni mai avute prima: la satira mena (eccome) anche ‘dall’altra parte’. A destra, sì, ma anche a manca. L’aveva detto proprio Dario Fo che l’unica regola nella satira è che non ci sono regole. Pertanto non è […]

  

Alle donne non serve la Boldrini

E basta, per pietà! È Laura Boldrini ad aver bisogno delle donne o sono le donne ad aver bisogno di lei? Perché l’immaginifica Presidenta vuole essere ricordata per forza? Per quale motivo non si limita ad eseguire formalmente ed istituzionalmente il compito per cui si trova dov’è? Perché si ostina a volere che il suo nome sia legato alla storia come novella paladina del neofemminismo, come femmina tra le femmine, come femmina delle femmine? Non le bastava vedere avviato un processo di santificazione a suo nome, avviato da Monsignor Galantino, per aver improvvisamente abbracciato la sua battaglia e la visione […]

  

Quei colonnelli che non saranno mai generali

Forse, questa volta, è stata tolta la plastica dal divano. Avete presente quella sottile patina triste, brutale ed impolverata che ogni zia tirchia e cagacavolo teneva sui divani per proteggerli dall’incombente usura del tempo e del deretano? Quel palliativo vecchio, muffoso e stantio che ricopriva l’elegante sofà, lo soffocava e, di certo, non lo proteggeva dal tempo che passa, dalla fine dei suoi giorni. Ecco, forse quella patina plastificata è stata tolta dal divano. Intanto è ufficiale: Gianfranco Fini sarà sindaco di Montecarlo. Svincolato da tutto, potrà dedicarsi al ruolo derivante dalla solenne investitura. Fini è finito e con lui […]

  

Senza lavoro? Senza Stato? Erba libera!

I virtuosismi, la modernità attecchiscono solo in sistemi funzionanti, efficienti, in contesti statali completi. Altrimenti non attaccano radici, non crescono alberi forti ma solo erba, spontanea. Ragazzi tranquilli: il vostro Paese vi ha a cuore: da oggi fatt(on)i, non promesse! Ma che palle questa sinistra, ora in versione intergruppo, un po’ sessantottarda, un po’ fricchettona, un po’ progressista, un po’ regressista. Tanto neomoralista. Giustappunto, erba ricreativa. No, non è il nome di un programma governativo pensato per i giovanotti e le giovanotte di casa nostra (visto, non serve il linguaggio di genere, come vuole la Boldrini, basta citare entrambi i sessi) […]

  

Lancio della monnezza, Sollevamento immigrati. Le nuove discipline di Roma 2024

La Gazzetta, tutta bella rosa, sul suo sito: “È arrivata anche sul web la candidatura ufficiale di Roma 2024 per le future Olimpiadi e Paralimpiadi. www.2024roma.org, in una sua prima versione teaser in italiano ed in inglese, apre con un primo assaggio di contenuti che saranno svelati nelle prossime settimane e che daranno corpo al sogno italiano di portare a Roma il più grande evento sportivo globale”. Le Olimpiadi di Roma 2024, ve le ricordate? “Populus duas tantum res anxius optat, panem et circenses”. Il Popolo desidera ansiosamente solo due cose, il pane ed i giochi circensi. C’aveva visto lungo Giovenale […]

  

Da Pansa a Ferretti: i condannati a morte dalla sinistra

(leggi su IlGiornaleOff) – Niente da fare. La maturazione espressiva ed umana non piace proprio a tutti. Che passi per i contenuti o per i luoghi in cui prende vita. Quasi al tramonto del 2015, ubriaca di deliri da modernità e progresso, illuminata da una gentile aurea dorata di accoglienza e solidarietà, la sinistra nostrana, in versione radical – non necessariamente chic – , nonostante tutto, aborre chi l’abbandona. L’espressione, la ricerca, la dedica artistica e culturale è mera prerogativa dei suoi lidi o non è. Ne sa bene qualcosa Giovanni Lindo Ferretti, passato dal bandierone rosso dei CCCP e […]

  

Saviano, uno con plagi e difetti

Ma povero Roberto (in foto da Dagospia mentre esercita il suo poter intellettuale), dai! In fondo è un essere umano, un ragazzo normale, uno con plagi e difetti, (non) come tutti. Se poi a sputtanarlo è la bestia, stiamo a posto. Sì, perché secondo l’autorevole The Daily Beast statunitense, il polimorfo scrittore di casa nostra avrebbe spudoratamente copiato dei pezzi di giornalisti americani e messicani, senza la cortesia di citare la fonte, inseriti poi in “ZeroZeroZero”, ultima fatica dello scrittore partenopeo uscita solo a Luglio negli States. “Saviano non ha solo scritto un libro brutto. Ha scritto un libro incredibilmente disonesto. ZeroZeroZero […]

  

Un popolo su chiamata unito dallo sport e dall’odio

Premesso che anche a me piace molto il 1942. In quell’anno di grazia la Roma vinse il primo scudetto della sua storia e siccome da queste parti, c’è da dirlo, quantomeno per onestà, non si portano a casa molti tricolori, ognuno dei tre conquistati è monumento alla fede, figuriamoci il primo. A parte questo, però, non credo mi sarebbe piaciuto più di tanto nascere o già essere grandicello nel ’42. Troppa tensione emotiva, i raid aerei, la terra da lavorare con le mani, i fratelli da crescere. Il lutto facile. Non mi piacerebbe, in fondo, neanche fare il viaggiatore del […]

  

Nero, rosso, verde. Ma che Papa vogliono gli italiani ?

Senza scomodare S.Tommaso d’Aquino, la teologia, la metafisica e le teorie di filosofia politica contemporanea. Solo un pensiero ad alta voce, nulla più, che spero non mi valga l’arsione in pubblica piazza virtuale. Posso scrivere una banalità? Esattamente, che Papa vogliono gli italiani? Troppo vicino a Cristo, poco vicino agli uomini. Troppo vicino agli uomini, troppo dentro al Vangelo. Troppo rivoluzionario, poco rivoluzionario. Troppo umile, poco sacro. Troppo Guerava, quasi Chavez; troppo chiuso, troppo aperto. Poi troppo di destra, a tratti di sinistra. Troppo di sinistra, per nulla di destra. Verde, ambientalista, scontato ma originale, direttore marketing, pontefice ma non […]

  

Il blog di Emanuele Ricucci © 2024
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