01Gen 17
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Questa volta l’hanno fatta grossa. Piazzano l’ordigno davanti alla libreria – il Bargello di Firenze, nota per essere un polo anticonformista -, l’ordigno viene rinvenuto dalle Forze dell’ordine che inviano sul posto una squadra di artificieri, iniziano le operazioni di disinnesco e uno degli operatori, purtroppo, rimane ferito; perde un occhio e rischia di perdere una mano. Si tratta di un agente della Polizia di Stato. Firenze, 1975? No, Firenze a cavallo tra il 2016 e il 2017. Prima Linea, Avanguardia Operaia, Compagni organizzati in volante rossa? No, la solita sinistra oltranzista e oltraggiosa, alla dignità comune. Indifendibile. Incomprensibile. Inarginabile. […]
Il blog di Emanuele Ricucci © 2024
24Dic 16
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Un pensiero per rifiutare il cinismo. Per contrastare la negatività con cui il nostro sistema è nutrito. Buon Natale a chi lotta, nonostante il termine appartenga al medioevo delle idee. Buon Natale ai miei fratelli, che il medioevo lo vogliono superare con un nuovo Rinascimento. Buon Natale a chi sta in una tenda, in una roulotte, in una casetta di legno. Il tremore di una candela accesa, durante un canto, vi faccia dimenticare quello della terra, impietosa. Che le luci di un albero di Natale nelle vostre piazze brillino negli occhi lucidi dei vostri figli. Buon Natale alle partite IVA, […]
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17Dic 16
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Mio Padre ha fatto il poliziotto proprio nell’epoca in cui Pasolini li teneva nel cuore e li cantava come i” figli dei poveri, che vengono dalle periferie, contadine o urbane”, quelli “delle preziose mille Lire”. Proprio quella generazione lì. Dell’Italia intatta come uno scrigno, ancora non stuprata addosso al muro della globalizzazione e del grande Capitale. Lo ha fatto per una vita. Ha iniziato ben prima che nascessi, ha finito quando ero abbastanza grande da capire che avrei voluto farlo anche io, poi ho fatto altro. Mio padre ha lavorato per tanti anni al ministero dell’Interno. Temuto e rispettato, ma […]
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11Dic 16
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Tutto cambia perché nulla cambi. Da Renzi alla pedina Gentiloni. Ecco la cronaca. Parapiglia in area, il pallone rimane fermo per alcuni interminabili minuti, Gentiloni spunta da dietro e la butta dentro a porta vuota su assist di Renzi. Italia 0 – Prima Repubblica 1. Assessore al Giubileo e al turismo nel 2000 con Rutelli, deputato dal 2001, nel 2005 presidente della Commissione di vigilanza Rai; tra i fondatori del Partito Democratico, poi Ministro delle Comunicazioni del Governo mortadellato Prodi. Gentiloni, nessuno c’avrebbe scommesso, forse. Dopo decine di partite scialbe e sottotono, nessuno avrebbe pensato addirittura al goal. Il nuovo […]
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07Dic 16
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È curioso notare come solo alcuni passaggi siano significativi, per la sinistra italiana, quando si vanno a cercare le radici di questa terra benedetta, quando si parla di fondazione della Patria. La Costituzione, bella, bellissima, non si tocca – dopo il 4 dicembre, poi, non si tocca neanche per sfogliarla… -, la celebrazione della Resistenza e dell’antifascismo come valore fondante ed immutabile, unica certezza che faccia rima con democrazia, nonostante il fascismo sia stato sfasciato e appiccato a testa in giù, come nelle migliori realtà tribali, qualche anno fa; il valore della solidarietà, del multiculturalismo, del confine invisibile – e […]
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06Dic 16
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Senza troppi sofismi. Non organizzano più un corteo. Non si stampano più i volantini, né mettono adesivi sul megafono grigio, quello nella stanza più umida e buia della sezione. Quel bugigattolo in cui c’è solo una sedia, una lampadina appesa al soffitto e rotoli, rotoli di manifesti; probabilmente schifano la tessera del partito e, forse, azzardano un po’ nel mischiare capra e cavoli, nel farsi sentire solo quando “si deve”, nell’ignorare la Costituzione – e non solo – per parecchi giorni all’anno. Ma incarnano lo spirito del ribelle jungeriano, quello che si difende usando “tecniche e idee del suo tempo”. […]
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01Dic 16
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Dietro quell’aria da principe di Belair, con il cappellino con l’elica: dooonne! In città è arrivato l’attorino. Arrota sentenze, affila giudizi, ripara maggioranze spaccate. Matteo Renzi, l’attorino è in città! Dooonne! Donne e uomini. Ragazzi, ragazze e soprattutto neodiciottenni, già comprati con un bel bonus di 500 Euro da spendere per la cultura di se stessi e del proprio tempo. Fanno bene a vederli ora, perché quando usciranno dal sistema di studio obbligatorio, fuori dal Liceo, per vedere quella cifra entrare in tasca, dovranno tribolare non poco. Ebbene sì, anche 500 Euro. Donne e uomini. Ragazzi, ragazze in città, […]
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23Nov 16
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Ma ti pare che i tempi più stupidi, gigioni, insensati e fuori di testa dovevano capitare a noi? Effettivamente siamo compresse di incazzatura e indignazione sciolte in un bel bicchiere di egoismo universale. Prima di noi, carestie, guerre e guerrette, sangue e altro sangue. Catastrofi naturali. Eppure c’era un senno. C’era quel non so che, quel quid, quel fattore che, in fondo, avrebbe riportato luce nel lume nella ragione degli uomini, speranza di evoluzione dello spirito, dell’anima. Quel qualcosa che avrebbe riportato gli umani a recuperare la saggezza, la ponderazione. L’autocontrollo. Fino ad oggi. Oggi che si ha la pretesa […]
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09Nov 16
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Solo delle riflessioni a caldo. Quando ho scoperto che Donald Trump è il nuovo presidente Usa, ho avvertito un leggero solletico stuzzicante. Un tuffo di pancia, come la copertina del New Yorker di questa mattina. Un tuffo di pancia come quello di Trump che sbaraglia anche i suoi stessi amichetti repubblicani che lo hanno lasciato a piedi, vedi il sindaco di Miami. Oh sì, magnifica goduria nel vedere frenata la spocchia degli illuminati democratici. Quella dei ricatti e degli stereotipi. Trump era stato lasciato a piedi. Certo non sarà il più affascinante, con quel vecchio gatto persiano adagiato sulla testa, […]
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28Ott 16
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I fatti di Goro sono sintomo di un’Italia morente ma non ancora putrescente. Da non sottovalutare. Da non ridurre a capriccio di qualche italiano viziato che gioca a fare i moti del ’48, la ribellione, come il totalitarismo del bel pensiero vorrebbe far credere. Quella stessa che Renzi disconosce: “L’Italia che conosco li accoglie”. Presidente, sarebbe un onore non conoscerla, non averla mai conosciuta; lei e la sua banda governativa. Ci creda. I fatti di Goro non rappresentano un vizietto da borghesucci europei tanto ricchi quanto stupidi. Non sono l’alba dei morti viventi. Diventano una necessità, una reazione di popolo. […]
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