Tra una sciocchezza e l’altra, Michela Murgia ci “piglia”: il Cristo personale e la semplificazione sono la fine della Fede (e della Chiesa)

Michela Murgia chiamandoci “semplici” intendeva darci degli stupidi, a noi cattolici. Ma poco importa, basta porgere l’altra guancia. Eppure, la cristianità ha un problema con la semplicità e questo è evidente. Ma non perché i suoi fedeli, oggigiorno, si avvicinino pericolosamente al rifiuto della materialità come fine primo della vita e del bisogno terreno, così come predicato dal Poverello d’Assisi o come risultato dell’esempio dei santi. Più che di semplicità, infatti, potremmo parlare di semplificazione, in un senso, ovviamente, più chirurgico e profondo rispetto a quello evocato con enorme tristezza da Murgia Michela mentre svolge il suo perfetto e fantascientifico […]

  

La sinistra pensa ai rave, le partite Iva pensano al suicidio tra le bollette. Cara destra non legittimare l’infantilismo della sinistra

Il trappolone sotto al Cuppolone. Ora tutto il quartier generale della destra pensante e operante è chiamato a Roma per governare il Paese. E sotto al sole del Cuppolone dovrà dimostrarsi matura. Nell’attesa che si declini la triade santa che Sgarbi neosottosegretario alla Cultura ha evocato (più cultura nella politica, patrimonio e conservazione), quest’ultima deve interrompere il loop rigenerante dei poveri orfani di Chomsky e Marcuse, dei nipoti zoppi di Gramsci e Marx: andare da A a B, dalla costruzione alla provocazione, che è distrazione. La destra condanna i rave? La sinistra ne fa IL caso politico, sociale, quotidiano, culturale, […]

  

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