[photopress:solden.jpg,full,centered]Domani mattina mattina all’alba oltre 4mila e 500 ciclisti partiranno da Solden in Austria, nella valle tirolese dell’Otzal, puntando verso il Brennero. In bici da corsa affronteranno la più temuta granfondo ciclistica d’Europa. La Otztaler Radmarathon  è giunta alla su 29ma edizione: è la competizione più dura e impegnativa delle Alpi, aperta a professionisti e dilettanti. Una corsa per gente allenata che si snoda lungo un percorso unico di 238 km con 5.500 m di dislivello, chiuso in parte al traffico. Si parte dalla valle tirolese dell’Ötztal attraverso il Kühtai (2.020 m), proseguendo in direzione Brennero (1.377 m), si sconfina in Italia a Vipiteno attraversando successivamente i passi Giovo (2.090) e Rombo (2.509 m), per poi fare ritorno a Sölden. Non c’è quasi mai pianura dove tirare il fiato, in compenso bisogna affrontare quasi 100 chilometri di salita e 101 di discesa. Tempo previsto per i migliori sette ore. Poi arriveranno tutti gli altri, ognuno con il suo primato e la sua fatica. Al via 4.452 iscritti (4245 uomini e 227 donne) in rappresentanza di 31 nazioni, con la netta predominanza della Germania (2.508) seguita da Italia (813) e Austria (695). I partecipanti italiani arrivano da 68 province. Il via verrà dato alle ore 06.45 nel centro di Sölden, dove i partecipanti verranno accolti da migliaia di bolle di sapone, fuochi d’artificio e dalla colonna sonora «It’s a long way home». Saranno i tiratori scelti austriaci a dare il via ufficiale con un potente colpo di cannone, che farà tremare i sellini. Al lungo serpentone serviranno circa 20 minuti per lasciarsi alle spalle la località tirolese e dirigersi verso il fondovalle dell’Ötztal.  Poi per tutti , campioni, amatori e appassionati comincerà la sfida più lunga, senza tregua fino a un traguardo sudato metro dopo metro e che a volte sembra non arrivare mai…