“Antò, fa caldo…”. Chissà perchè quando il termometro sale mi viene in mente la pubblicità della Nestea. E’ automatico, non ci posso far nulla. Come quando, anni fa, improvvisamente iniziavo a canticchiare “Ti amo..ti” di Umberto Tozzi in una sorta di incontrollabile e involontaria trance canora. Così quando corro e sudo sotto il sole un pensierino a quello spot lo faccio sempre. Ma torniamo all’afa che da qualche giorno, soprattutto a Milano si pesa a chilli. E’ la classica, bella, sana umidità padana. Quella che stai fermo e grondi, corri un’oretta e sudi per le due ore successive, quella che provi una ripetuta di 500 metri e ti sembra di fare un’immersione perchè ti manca l’ossigeno. Ci sta a luglio, ci sta forse anche a giugno, ma a fine agosto questa anomala ondata di caldo africano, come la chiamano i meteorologi, proprio non se l’aspettava nessuno. E soprattutto non se la augurava chi, come me, tra poco più di un mese dovrà correre la maratona a Berlino. Così, se con l’estate di mezzo, mettere in programma i lunghi è sempre un po’ più complicato, con il caldo di questi giorni diventa quasi proibitivo. E vabbè, aspetteremo giorni migliori anche se a breve non dice benissimo. Da domani fino a venerdì -spiega una nota dell’Arpa. l’agenzia regionale lombarda per l’ambiente- il Mediterraneo verrà progressivamente interessato da un’area di alta pressione che determinerà tempo tipicamente estivo, con caldo e afa sulla Lombardia, e un aumento della instabilità pomeridiana nella giornata di venerdì. Poi tendenza molto incerta a causa di un rapido passaggio perturbato tra sabato e domenica. Insomma, se va bene nel week-end piove ma fino ad allora ci sarà da soffrire. E Berlino è dietro l’angolo.