]Tutto di un fiato da Breno a Darfo e poi a Pisogne nella parte più alta del lago di Lovere, nel cuore della Valcamonica. Su una delle ciclabili più belle della Lombardia a un’ora di macchina da Milano per godersi una domenica di sport ma soprattutto per godersi una natura che in alcuni scorci lascia senza fiato. É quasi tutto pronto per la prima edizione di questa corsa che prenderà il via il prossimo 7 ottobre e che ha tutti i numeri per diventare una classica del podismo lombardo. Si corre su una pista completamente protetta e in alcuni tratti di recente ristrutturata e recuperata che per chi ha muscoli e coraggio prosegue fino al Passo del Tonale. Si costeggia il fiume Oglio in uno dei tratti più ricchi di storia di questa valle che ha origini molto antiche che si spinge fin nel «calcolitico» come hanno messo in luce le scoperte archeologiche effettuate sulla collina del Castello e con tracce di frequentazione umana già nell’Età del Bronzo.  Ma torniamo alla gara. «E’ un’avventura lunga trenta chilometri che – come dicono gli organizzatori- nasce dall’amore per il nostro territorio e dalla passione per la corsa che in questi luoghi non è solo fatica e allenamento». C’è di più. C’è il valore aggiunto di un paesaggio e di un ambiente naturalistico che sta diventando il segno distintivo di molte competizioni che si allontanano sempre più ormai dalla folla delle metropoli . Senza nessuna pretesa «trail» la Breno-Darfo-Pisogne è quasi una scommessa che va ad inseririsi in un mese, quello di ottobre, affollato di gare e vigilia di molte maratone importanti. Ma punta su nuovo modo di intendere il running che porta centinaia di appassionati a scegliere tracciati magari un po’ più impegnativi ma sicuramente più suggestivi e che può diventare anche l’occasione per un week-end fuori città con mogli e figli. La corsa prevede una classifica individuale maschile e una femminile e ci sarà una gara “competitiva“ riservata ai più allenati e una non competitiva per chi vuole godersi di più il tracciato. Per tutti è previsto un ristoro finale e punti di rifornimento ogni cinque chilometri. «E’ una corsa che strizza l’occhio agli atleti ma anche a chi fa della corsa un filosofia un po meno competitiva- spiegano gli organizzatori- Correre in questi posti ha una valenza che non può essere solo legata al tempo di gara e alla prestazione anche se è ovvio, che chi vuole fare la corsa verra messo nelle condizioni ottimale per farlo. Dal percorso misurato Fidal alla rilevazione elettronica del tempo». La Breno-Darfo-Pisogne è una delle poche 30 chiloometri che si corrono in territorio lombardo. Fino a pochi anni fa la classica era la Milano-Pavia che ora però non si corre più. E quindi la corsa sulla ciclabile della Valcamonica va a riempire un vuoto. E per chi corre le maratone non è un dettaglio, visto che cade a poco più di un mese dalla maratona di New York e diventa un test quasi perfetto.

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