Dalla Cisgiordania, dove si è corsa la prima maratona di Betlemme, tutta in territorio palestinese, a Londra  più volte colpita dalla follia terroristica e dove al via erano piu di 35mila. Dalla maratona di Belgrado che ha visto  Karl Lewis nell’inedito ruolo di starter alle maratone di Cagliari e Messina. Dalla Turin half marathon a Milano dove in mille sotto l’acqua si sono ritrovati per la “run for Boston” alla Sarnico-Lovere. Un minuto di silenzio prima di partire e un lungo applauso per ricordare le vittime della maratona di Boston. Ognuno nel suo modo, con la sua emozione e con la sua coscienza. Però tutti lì perchè ciò che si deve fare contro la follia delle bombe è semplicemente continuare a correre.  Perfetto lo striscione esposto al via della maratona di Messina:  «Le bombe non possono fermare la corsa dell’umanità verso un futuro migliore».  E si va avanti…