Con Roberto Giordano ho sempre un caffè in sospeso. Ci siamo sentiti e risentiti quando ho scritto di lui e dei suoi programmi di maratoneta viaggiante e sognante e ci siamo sempre salutati con la promessa di un caffè. E prima o poi succederà. Che la corsa sia la sua grande passione si capisce subito. Non so chi ha avuto la fortuna di seguire i suoi racconti di maratona in tv su Rete 4 e Marco Polo:  ti tira dentro. Racconta le gare più belle del mondo come andrebbero raccontate anche in diretta cioè dalla pancia del gruppo, fermandosi sui particolari dei luoghi, sulle facce della gente, sulle storie di chi corre e fa fatica: da  New York fino al deserto del Sahara e alle foreste pluviali del Costarica all’ Irlanda. E ora la sua passione diventa anche un libro, “Correndo per il Mondo”. Con il sorriso, l’entusiasmo e l’umanità di un grande sportivo ripercorre le sue emozioni più forti e  dispensa anche consigli per provarci. Ognuno a modo sua perchè la corsa  è quanto di più democratico ci sia in circolazione: basta una scintilla  e  un paio di scarpe e l’avventura può iniziare.

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