Nulla di personale, certo però che fa un po’ strano sentire Dario Moneta, dirigente dell’assessorato allo sport del Comune di Milano, dire  ieri alla presentazione della maratona che Palazzo Marino punta tutto sul running e soprattutto sulla concezione piu’ ecologica del running. Ed è per questo che sta al fianco della Milano Marathon, ed è per questo che  ha investito in sei nuovi percorsi segnati nei parchi della città ed è per questo che farà di tutto per garantire una giornata ecologica il 6 aprile, giorno della 14ma edizione della Suisse gas Milano marathon. Tutto vero per carità. E tutto giusto perchè una grande città come Milano non può non avere una maratona degna del suo ruolo di metropoli  europea. Però mi sono un po’ troppo abituato alla politica che si prende i meriti. Alla politica che è sempre presente quando ci sono le conferenze stampa e poi però quando c’è da rimboccarsi le maniche si fa fatica a trovare. Così la vocazione ecologica della corsa tanto sbandierata dal Comune di Milano un po’ mi lascia perplesso. E mi viene da chiedere una cosa  a dirigenti, assessori, sindaco vice-sindaco o a chi voglia rispondere. Ma dov’erano tutti qualche mese fa quando, nonostante il grido di allarme, la “Green race” che si correva da anni al parco delle Cave è stata cotretta ad alzare bandiera bianca?. Quella sì  era ( ma mi piacerebbe continuare a dire è) la vera corsa ecologica di Milano. In un posto meraviglioso che una volta era un ricettacolo di spaccio e malavita ed ora è invece uno spazio a misura di milanese. Grazie a chi tanto si è dato da fare ma grazie anche alla corsa. Però qualla corsa non si fa più e dal Comune ho sentito solo un assordante silenzio…