14587106995_5b3ab5db2e_bLa Maratona dles Dolomites si vince in salita. Non è una banalità.  Le salite in bici non sono mai una banalità. Passa tutto di lì. La storia, il mito, la leggenda.  Quelle del Giro, quelle del Tour ma anche tutte le altre. Sono le salite che hanno fatto il ciclismo. Le vittorie, le imprese, le smorfie di fatica, le lacrime di gioia e quelle delle sconfitte. Perchè in bici vince sempre uno solo e perdono in tanti ma dove ci sono le grandi salite si vince e si perde di più. Le salite  sono un quadro d’autore, un dipinto popolare, tornante dopo tornante. Con i camper, i tifosi, le bici degli amatori appoggiate  sul ciglio della strada, quelli travestiti da diavoli, quelli che spingono, le salamelle, le griglie  e qualche bicchiere in più per ingannare l’attesa. E più si va su più la strada si stringe e i colori si fanno più forti. Perchè nonostante il carbonio, nonostante l’elettronica, nononstante le alchimie del doping il ciclismo resta una grande sagra paesana. E’ il suo fascino, la sua bellezza. E sulle salite risplende di più perchè sulle cime i sogni prendono forma. E il sogno ormai per tanti, quasi tutti quelli che pedalano, ha un nome: la Maratona dles Dolomites.  Ma spesso resta tale perchè tutti vogliono esserci ed esserci non è facile. Così il pettorale diventa la chimera che fugge via frusciando su due ruote. Una lotteria come quella di Capodanno dove vincono sempre tutti gli altri. E non c’è altro modo di conquistarselo. O forse sì . Quest’anno per chi non ce l’ha fatta a guadagnarsi un posto in griglia per la gara del 5 luglio c’è una possibilità in più. Nasce Grandi Salite Garmin 2015 una sfida per la sfida che mette in palio nove pettorali.  Chi riuscirò a cucirselo sulla schiena farà parte del Cycling Team Garmin e sarà guidato da un capitano d’eccezione: Davide Cassani. Così il sogno raddoppia. Perchè correre la Maratona dles Dolimites agli ordini del ct della nazionale  capita una volta sola.  Per giocarsela bisognerà pedalare. Dal 15 aprile al 31 maggio sulle nove salite che Garmin ha mappato in tutta Italia, una per ogni pettorale messo a disposizione: Colle del Ghisallo da Bellagio(CO), Blockhaus da Manoppello (PE), Salita del Cipollaio a Retignano (LU),Salita del Melogno a Finale Ligure (SV), Passo Pordoi da Arabba (BL), Salita del Selvino da Nembro (BG), Salita dell’Agnello a Casteldelfino (CN), Salita di Pugliano a Ca’ del Vento (RN) e Rocca di Papa, Castel Gandolfo (RM). Tra tutti coloro che si cimenteranno in una, o più, di queste salite, verranno estratti i nove scalatori che entreranno di diritto nel Team Garmin alla “maratona”. Per partecipare occorre avere, oltre gambe e fiato, un Garmin Edge o Forerunner e un profilo gratuito su Garmin Connect su cui caricare, nel gruppo Grandi Salite Garmin 2015, la traccia e i dati della salita una volta fatta. E non è tutto. I nove del Garmin Cycling Team,  che per la Maratona indosseranno la divisa ufficiale della squadra, durante la gara si sfideranno sul Muro del Gatto a La Villa, una breve salita a pochi chilometri dall’arrivo a Corvara: solo 400 metri di lunghezza e 50 metri di dislivello al 12.5% di pendenza, ma il Mür del Giat arriva dopo aver scalato le salite dolomitiche. Chi tra i nove componenti del team percorrerà il “muro” nel minor tempo sarà decretato vincitore assoluto con l’assegnazione di un Garmin Edge 1000.  Tappa e maglia si dice in questi casi…

Per informazioni: www.garmin.com/itwww.grandisalitegarmin.it 

 

 

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