steIn un giorno di infinita tristezza fa piacere pensare che domani al Giro c’è lo Stelvio. C’è anche lo Stelvio perchè prima si sale sul terribile Mortirolo poi sul Giogo di Santa Maria. Ma quando c’è lo Stelvio c’è lo Stelvio. E domani c’è per due volte che forse è anche un po’ una follia. Ma non è un caso, forse è destino. La prima da Bormio, l’altra dal versante svizzero anche se poco cambia perchè qualsiasi cosa accada e da qualsiasi parte si salga lo Stelvio resta la montagna di Fausto Coppi, la montagna dove molto è cominciato e la montagna che domani si dirà che tutto deve continuare.  Lo Stelvio è dei ciclisti,  lassù è scritta la storia e chi ama pedalare prima o poi ci  andrà. E’ la Cima Coppi. E’ il passo dei sogni dove la fatica è un premio. La salita più difficile anche se ce ne sono tante altre che sono peggio. Perchè si sale a quasi tremila metri e perchè sono quasi 26 chilometri. Sta al ciclismo come Wembley al calcio,  Wimbledon al tennis. E’ un romanzo a sè perchè ha sempre qualcosa in più da raccontare. E’ sempre speciale pedalare qui. Ma domani sarà ancora più speciale per i motivi che tutti sanno e che non serve ripetere. Fatica e pensieri voleranno alti, altissimi come è giusto che sia quando si sale fin lassù. Vicini al cielo. E sarà più semplice, anche solo per un secondo, salutare e ricordare…