New York City MarathonProprio ora, proprio adesso che s’intravedeva un piccolo spiraglio di luce, proprio quando molti virologi iniziano a spiegare che il Covid sta leggermente mollando la presa. Proprio ora che lo sport pian piano ricomincia la Maratona di New York alza bandiera bianca. L’edizione 2020 della maratona più famosa del mondo in programma il 1° novembre è stata cancellata. Lo hanno annunciato gli organizzatori della gara che quest’anno avrebbe dovuto celebrare la sua cinquantesima edizione.  Quindi, nonostante il calo dei tassi di infezione nella Grande Mela è stato deciso che i rischi nel disputare una gara con circa 50.000 partecipanti sarebbero stati troppo alti. Decisione presa dopo essersi consultati con l’ufficio del sindaco: «Non vediamo l’ora di ospitare la 50 ma edizione della maratona nel novembre del 2021- ha detto Bill de Blasio ma quest’anno non si può fare…”. A coloro che si erano iscritti per la gara nel 2020 verrà offerto il completo rimborso della quota di iscrizione o la possibilità di partecipare alle edizioni 2021, 2022 o 2023. La maratona del 2021 si terrà quindi  il 7 novembre ed è una storia che continua, che con tutta probabilità diventerà il simbolo della ripartenza americana.  Una storia incredibile quella di questa maratona che 1970, quando l’avventura cominciò, portò al via 127 podisti.  Di anno in anno è diventata la sfida di tutti : belli, brutti, magri, grassi, giovani e anziani, madri e nonne… New York è la “terra promessa” di un popolo che non vuole avere rimpianti, con la folla sulle strade, i campanacci, le scritte, i sorrisi e i pianti. Con i suoi pettorali che, nonostante costino anche 500 dollari, devono essere contingentati per dare una possibilità a tutti di cucirselo addosso almeno una volta nella vita. É l’America che conosciamo, che ti dà sempre una possibilità.  E’ l’ America che trasforma molto di ciò che fa in business, che monetizza le passioni e le rende l’affare turistico e sociale che oggi questa sfida è diventata. Non c’è maratoneta che non si sia sentito fare la solita domanda: “Fai le maratone? Ma sei stato a New York?”. Come se il resto contasse poso o nulla e nulla importa che non sia la più bella, che non sia la più antica, che per storia e valore tecnico non valga Boston o Berlino. New York è New York  la vetrina perfetta. Con centinaia di Paesi collegati in mondovisione è la scena ideale per ogni tipo di impresa. Per ricordare, per celebrare, per denunciare, per sostenere una battaglia. Chi vuol far sapere qualcosa al mondo viene a correre a New York. Che è una città che sembra un film di quelli già visti, di quelli che ti danno sempre la sensazione di esserci stato, di esser di casa. Una città che vale il viaggio. Sempre. Ma quando c’è la maratona forse di più.  E quest’anno si prende una pausa…