«Abbiamo dovuto lottare con impegno per superare i pregiudizi di alcuni dirigenti scolastici e dobbiamo rivolgere un sentito grazie alla passione di tanti insegnanti, determinanti per soddisfare l’impellente bisogno di attività sportive nella Scuola. Comunque ce l’abbiamo fatta a ripartire e questo è ciò che conta…». Lo sport milanese, ma non solo milanese, dovrebbe fare un monumento a Franco Ascani, membro italiano della commissione cultura del Cio ma soprattutto padre fondatore di quei Trofei di Milano che dal 1964 hanno portato a far sport tre milioni e mezzo di studenti milanesi. Dovrebbe fargli un monumento perchè da tempi lontani ormai persegue con la lungimiranza di chi ha capito quale sia il patrimonio dello sport da tramandare ai giovani un’opera di divulgazione culturale che di fatto è una “semina” di storia, eventi e valori che in un mondo sempre più distratto ha un valore immenso. Ascani  non si è dato per vinto e, nonostante la pandemia che ha fermato il mondo dei giovanissimi dalla scuola allo sport, lancia anche quest’anno un fondamentale segnale di ripartenza. Così il  i Trofei di Milano ripartono, con tutte le misure di sicurezza, all’Arena e il 28 maggio si trasferiranno presso la Scuola Maria Ausiliatrice di S. Donato Milanese. «É una tradizione storica che non vogliamo interrompere- spiega Ascani ma quest’anno più che mai c’è l’ esigenza di riequilibrare i disagi della privazione dall’attività̀motoria dei giovani per la pandemia. Tutto ciò è alla base della ripartenza dello Sport per i giovani della scuola dell’Obbligo». L’Aics ha messo a disposizione i bus per il trasferimento alunni centrando cosìl’obiettivo di consentire ad un migliaio di giovani (numero contingentato) di 20 Scuole di gareggiare con iscrizioni gratuite sulla «pista magica» dell’Arena (senza pubblico) e a premiare i «più veloci» dei Trofei 2021 ci sarà un campione milanese come Filippo Tortu che con la velocità ha un feeeling particolare. Il Coni Lombardia e la Fidal con le principali Istituzioni hanno dato il patrocinio, mentre l’Ics, Istituto per il Credito Sportivo, supporta l’iniziativa che apre la strada della ripartenza: un buon viatico per lanciare tra i giovani il messaggio dei Giochi olimpici e paralimpici Invernali Milano-Cortina 2026. Si tratta della prima uscita nel mondo scolastico dopo mesi di sospensione dell’attività motoria. «C’è tanta buona volontà da parte di insegnanti e istituzioni ma il fatto che i bambini siano stati costretti per mesi a restare in casa per la quarantena alla lunga pesa- spiegava durante il lockdown Ascani- Noi con i Trofei di Milano prima che scattasse l’emergenza fortunatamente qualcosa siamo riusciti a fare. Nella prima parte dell’anno scolastico abbiamo coinvolto gli studenti con la parte didattica del nostro programma che prevede lezioni di storia olimpica, proiezioni, la realizzazione di disegni per immaginare il logo dei Giochi». Mancava la parte sportiva sul campo, mancava la pista dell’Arena dove da anni migliaia di ragazzi delle scuole milanesi hanno corso e socializzato. Ed ora finalmente si ricomincia.