Più trasparenza nella governance e negli arbitraggi,  il doping e la rinuncia alla prova di equitazione per evitare il maltrattamento dei cavalli. Rispettivamente per per questi tre motivi pugilato,  sollevamento pesi e pentathlon moderno rischiano di essere messi fuori per sempre dalle competizioni olimpiche. Ma probabilmente la ragione è anche un’altra e cioè che in rampa di lancio, vuoi per le pressioni economiche e per gli sponsor pronti a sostenerli,  ci sono lo skatebord, l’ arrampicata e il surf che l’esecutivo del Cio a Losanna ha deciso di inserire già nel programma dell’Olimpiade di Los Angeles 2028. Quindi è stata necessaria una scelta per rispettare il limite di 28 discipline e 10.500 atleti partecipanti. La decisione è praticamente già stata presa e dovrebbe essere ratificata nella prossima sessione dell’Esecutivo, il 31 gennaio 2022, quindi a pochi giorni dall’inizio dell’Olimpiade Invernale di Pechino. Si mette da parte quindi un bel pezzo storia olimpica con discipline che hanno segnato le competizioni olimpiche con medaglie e atleti prestigiosi per far spazio al nuovo sport che avanza. Giusto o sbagliato che sia per queste tre discipline storiche  il Cio lascia aperto un piccolo ultimo spiraglio  “un percorso per poter potenzialmente essere incluse a patto che affrontino  per il pugilato  le preoccupazioni relative alla governance, alla trasparenza e sostenibilità finanziaria e all’integrità dei suoi processi di arbitraggio e giudizio. Per il sollevamento pesi, il  suo ente mondiale, la Iwf,  dovrà dimostrare di aver affrontato con con successo l’incidenza storica del doping e per il pentathlon moderno sarà invece inderogabile la rinuncia alla prova di equitazione, dopo il caso di maltrattamenti a un cavallo verificatosi a Tokyo.