Settecentocinquanta chilometri, quasi tutti in sterrato. Una sfida che è più un viaggio tra le montagne della Spagna Meridionale, in Andalusia che una gara vera e propria,  con oltre 15.000 metri di dislivello da scalare attraverso  i tre veri deserti d’Europa: la Sierra Nevada,  il deserto del  Gorafe e quello di Tabernas. “La Badlands è un vero gioco mentale. I tuoi stati d’animo possono cambiare molto rapidamente e a volte ti spaventi. Ma a volte ti stai divertendo davvero molto…” aveva detto Lachlan Morton, l’australiano della Education First già vincitore del Tour dello Utah,  che due anni fa qui arrivò per primo al traguardo dopo aver pedalato ininterrottamente per 43 ore e mezzo e dopo aver dormito in tutto 19 minuti. Una dolce follia che ha contagiato altri professionisti dal canadese Christian Meier al nostro Mattia De Marchi e anche il  triatleta due volte campione olimpico, l’inglese Alistair Brownlee.   Domenica al via ci sarà un altro nome noto del ciclismo internazionale, un altro professionista ormai ex, l’americano Taylor Phinney, 33enne del Colorado per una decina d’anni “arruolato” nelle file della Bmc, due volte iridato su pista nell’inseguimento individuale e campione del mondo Under-23 a cronometro.  Phinney  porterà sugli sterrati e sulle rocce spagnole un prototipo della Nemo Gravel 2023 di Cinelli, una bici in acciaio tutta made in Italy con una nuova forcella ammortizzata integrata e una geometria completamente personalizzata  caratterizzata da una posizione più rilassata con le spalle aperte e dall’influenza del design delle mountain bike di fine anni ’80, inizio anni ’90. Nella sfida sarà  sarà affiancato da altri tre atleti della squadra Cinelli: Luisa Werner , incitrice di Italy Divide e Three Peaks, Sophie Jail nomade francese e avventuriera e Davide Belfiore responsabile marketing commerciale dell’azienda milanese.  Sarà per tutti un’avventura perchè la Badlands, oltre ad essere la più leggendaria e massacrante delle gare gravel in circolazione, è soprattutto un’ incognita. La formula è quella delle sfide di ultra-cycling in  completa autonomia, ossia senza supporto, dove ognuno deve essere in grado di provvedere a se stesso: dal bere al magiare al dormire alle gestione degli inconvenienti meccanici e meteorologici.  Partenza da Granada e arrivo a Granada dopo aver attraversato,  Almeria,  la  Sierra de la Controviesa, fino  al Pico de Veleta, punto più alto del percorso, con una scalata costante, lunga 100 km. Da lassù si scende una discesa di 60 chilometri per ritornare al traguardo. Dicono tutti quelli che hanno partecipato alla Badlands che è una sfida che ti fa sentire un eroe e che proprio per quello non si vede l’ora di finirla. Ma forse non è solo per quello…