Da Castione della Presolana a Rovetta a Fino del Monte, Songavazzo e Onore. «La Presolana race» che si è corsa poche settimane fa, è stata anche (soprattutto) un’occasione per immergersi nella rigogliosa natura della Presolana, della ValSeriana e Val di Scalve e scoprirle viaggiando lentamente a piedi o in bicicletta. La bici, quando non si hanno smanie di competizione, è un bel viaggiare lento. Permette di apprezzare «gioielli» come Castione della Presolana, un borgo immerso nel verde con le sue stradine e le sue chiese ricche di storia. Centro nevralgico della «Presolana race» è stata Rovetta che, oltre ai meravigliosi scorci naturali del Monte Blum, ha anche un cuore artistico pulsante. La chiesa parrocchiale dedicata ad Ognissanti racchiude al proprio interno numerose opere di pregio. Qui, si possono ammirare il settecentesco altare maggiore ricco di tarsie marmoree, opera di Andrea Fantoni e la pala dell’altare maggiore realizzata da Giovan Battista Tiepolo, risalente al 1734, raffigurante la Madonna in gloria con i Santi. Ancora avanti e a Fino del Monte, delizioso paese ubicato nell’altopiano di Clusone, una sosta per ammirare il maestoso trono della Presolana, struttura in legno che permette di godere di una vista senza eguali sulla Regina delle Orobie grazie alla enorme cornice che rende l’esperienza unica e immersiva.
E ancora Songavazzo, piccolo comune noto per essere la patria dello scultore ottocentesco Giovan Maria Benzoni e per la natura incontaminata dell’altopiano di Falecchio, fino al Borgo di Onore, ricco di chiesette dal grande valore storico ed artistico, che offre la possibilità di poter immergersi nella spettacolare Val di Tede, in cui farsi cullare dal silenzio e dal verde.