Erano più di undici anni che il record italiano della maratona restava lì, appiccicato al pettorale di Valeria Straneo che, il  15 aprile del 2012, aveva trionfato a Rotterdam in 2h23’44”. Ma i record esistono proprio per essere battuti ed ciò che è accaduto domenica a Valencia:  la nuova primatista tricolore della maratona ora è Sofia Yaremchuk che, dopo aver sfiorato l’impresa già a Londra dove comunque aveva strappato il pass olimpico, pochi giorni fa ha migliorato il primato italiano di quasi mezzo minuto con 2h23:16. “Finalmente sono riuscita a chiudere una  maratona con una bella progressione – ha commentato dopo la gara – Per me questo risultato è un grande orgoglio, così come mi sento fiera di aver potuto indossare quest’anno la maglia azzurra. Sono felicissima per il record e davvero grata agli italiani che mi trasmettono sempre tanto affetto: questo record è una tappa fondamentale verso le Olimpiadi». Sofia Yaremchuck , che ora corre con i colori dell’Esercito ed è allenata a Roma da Fabio Martelli,  è nata a Leopoli, in Ucraina, 29 anni fa. Nel suo Paese inizia con l’atletica a 14 anni con le prime gare scolastiche dove si impone  nel cross e nel  mezzofondo. Ma tra le sue passioni c’è anche il ping-pong dove gareggia a livello amatoriale e che continua ancor oggi a  praticare.  Riesce a  conciliare studi ed allenamenti e all’università frequenta il corso in cultura fisica e sport.  Nel 2016 si laurea e sceglie di dedicarsi a tempo pieno all’atletica spostandosi a Roma, dove già vive la madre per lavoro. Agli inizi del  2018 si trasferisce stabilmente in Italia e comincia la sua carriera agonistica nelle file del Gruppo sportivo dell’Esercito. Riceve la cittadinanza italiana per meriti sportivi nel gennaio del 2021 e nell’ottobre dello stesso anno debutta in maratona vincendo a Venezia in 2h29:12. Il resto è storia recente con un record italiano in bacheca e un’olimpiade all’orizzonte: “Credo di aver fatto una gara intelligente, di questo sono particolarmente contenta- racconta- Ogni maratona è diversa, fa imparare qualcosa di nuovo e quella di Londra, dove avevo pagato la partenza veloce, per me è stata un insegnamento.  Se sono arrivata a questo punto, devo essere riconoscente al mio allenatore Fabio Martelli che ha sempre creduto in me fin dall’inizio. Per questa maratona mi sono preparata soprattutto a Roma e anche a Tarquinia per i lavori lunghi, ma senza andare in altura. La dedica è per il centro sportivo dell’Esercito, siamo un bellissimo team Voglio godermi un po’ questa gioia, farò un paio di settimane di riposo e poi si riparte. Questo record è una tappa fondamentale verso le Olimpiadi. L’Ucraina? Sono tesa e preoccupata per ciò che sta accadendo nel mio Paese anche Leopoli è stata bombardata. Penso ai  tanti miei amici e al mio popolo stanno vivendo un dramma»