Sarà Jan Ullrich a tenere a battesimo la Mostra «Ghisallo in Giallo» che apre sabato alle 11.30 nelle sale del Museo del ciclismo. E dopo il «Kaiser», che il Tour de France lo vinse nel ’97, a Magreglio arriverà anche Miguel Idurain che dal 1991 al ’95 ne ha vinti cinque e tutti di fila. Il Museo del Ghisallo si colora di giallo con una grande retrospettiva per l’evento ciclistico dell’estate che partirà da Firenze il 29 giugno per andare poi a Rimini, Cesenatico, Bologna, Piacenza, Torino e Pinerolo con un passaggio in provincia di Alessandria che ha acceso diverse iniziative anche nel gemellato museo ACdB di Palazzo Monferrato. Sabato si comincia quindi con un doppio appuntamento, un vernissage alle 11.30 e la presentazione del libro di Beppe Conti. Il Tour d’Italie ha scatenato la passione per i memorabilia che è nel dna del Museo ma ad arricchire l’esposizione ci saranno le bici storiche, in prestito dalla collezione Bolgè, rappresentative di marchi iconici e delle prime squadre presenti sulle strade francesi. Fra queste l’Automoto, marchio caro a Bottecchia, l’Alcyon marchio usato da Nicolas Frantz nel ‘27 e ‘28 per vincere due edizioni, ed una Peugeot già marca in auge per le vittorie di Thys nel ’13 e ’14 e successivamente di Lambot nel ‘22. Luce gialla puntata poi su un tris mitico: la bicicletta di Bartali del 1948, collezione Museo del Ghisallo, la bicicletta di Coppi in prestito da Bruno Carraro e quella di Magni, Wilier triestina (che vinse il Fiandre del ’49, ma è probabile sia stata usata anche per il Tour de France). Con Pinarello si arriva nel ciclismo moderno con la Dogma F8 di Chris Froome, la Dogma F12 di Egan Bernal vittorioso in maglia Ineos. La terza è la Pinarello di Jan Ullrich (vincitore del Tour 1997, secondo alle spalle di Pantani nel 1998), già donata dal campione al Museo. Un’amicizia che si conferma preziosa, tanto che il tedesco ha subito accettato l’invito ad essere presente per la giornata di inaugurazione. Non poteca mancare un omaggio al “cannibale” Eddy Merckx protagonista con bici e maglie dei periodi Faema e Molteni, tutte della Collezione Museo del Ghisallo. In esposizione anche una bici squadra di Marco Pantani. Poi tre Colnago: Colnago Prototipo Tour de France 2022 utilizzata da Tadej Pogacar, la Colnago TT1 utilizzata dal corridore spagnolo del team UAE Marc Soler durante l’edizione 2022 e la Colnago V3Rs Tour de France limited edition, bici ufficiale della Grande Boucle. Un focus emozionante anche con Fabio Casartelli: con la sua bicicletta di scorta al tour della disgrazia che ci ha portato via il grande campione olimpico. E poi le maglie: sono 40 quelle in mostra e tutte hanno partecipato alla grande corsa a tappe francese da quelle gialle, a quelle a pois a quelle bianche.