Quelle (false) lezioni americane

Prima il Wall Street Journal e il Financial Times, poi Bloomberg. La grande stampa finanziaria degli Stati Uniti  scarica tutta la responsabilità del calo delle Borse internazionali su quella che considera la  campagna «anti-austerità» rilanciata dal Pdl in vista dell’ormai prossimo appuntamento elettorale. In buona sostanza, secondo i commentatori Usa, i mercati avrebbero valutato negativamente l’annuncio di Silvio Berlusconi di restituire  l’Imu sulla prima casa alle famiglie italiane come primo atto di governo (in caso di vittoria) per rimediare alla scartavetrata di tasse con cui il governo di Mario Monti ha ulteriormente danneggiato (e questo è inconfutabile) i già pericolanti bilanci di imprese e cittadini. Wall & Street […]

  

È finita l’epoca del «piano-bar»

[youtube kvqXa9VSGkY nolink] No, il «pianobar» non esiste più. Quel localino fumoso dove un’orchestrina intratteneva il pubblico pagante. L’avvento delle discoteche e, oggi, dei lounge bar lo hanno reso superato. Anche nel mondo della finanza c’è un cambiamento tecnologico. Lentamente, impercettibilmente, sta finendo anche in questo universo l’epoca del «piano»-bar, ossia del circolo mediatico che ruotava attorno alla rivelazione degli obiettivi finanziari triennali o quinquennali di una società. Fatturato, margine operativo lordo, utili, redditività… Fino a ieri era tutto un profluvio di cifre, grafici, presentazioni in PowerPoint che facevano la gioia degli analisti, i veri factchecker della realizzabilità di ogni progetto. La […]

  

La crisi dell’Italia? È colpa della Germania!

Nel passaggio tra la crisi innescata da Lehman Brothers e quella del debito sovrano europeo, l’Italia si è spostata dall’area di contagio dei Pigs (Spagna, Grecia, Portogallo e Irlanda) a una situazione  «che la vede maggiormente» vicina a Francia e Germania. A dirlo è uno studio pubblicato sui Quaderni finanziari della Consob: «L’Italia non costituisce, nonostante le sue intrinseche fragilità  – si legge nello studio – un centro di propagazione di contagio» ma continua a essere  un Paese target, cioè un’area contagiata piuttosto che un focolaio di contaminazione. Gli autori della ricerca spiegano innanzitutto che il modello utilizzato è differente da […]

  

Oroscopo 2013 #5 – Deutsche Bank si fida dell’Italia

Secondo Dws, divisione di risparmio gestito del gruppo Deutsche Bank, quest’anno l’Europa ha fatto progressi nel governare la crisi del debito e i rischi sistemici continueranno a diminuire nel corso del 2013. I primi risultati positivi dei processi di riforma dei Paesi in crisi, supportati dalla decisa politica monetaria perseguita dalla Bce, hanno contribuito a superare «il punto più basso». Quest’anno l’Irlanda ha generato un surplus di bilancio e, nel 2013, lo stesso potrebbe valere per l’Italia e il Portogallo. «Tuttavia, anche se i miglioramenti sono palesi, la crisi del debito nazionale è tutt’altro che finita», dice Asoka Woehrmann, direttore investimenti di […]

  

#AddioMonti 3 – Nomura come il Liga: «Niente paura»

«Le reazioni del mercato obbligazionario sono state tutto sommato trascurabili». Alastair Newton, analista di Nomura, fa un po’ come il Liga ma anziché cantarlo scrive agli investitori: «Niente paura». Anche se Mario Monti se ne andrà, non c’è di che temere relativamente all’Italia. Anzi, l’esperto ha messo in questione la bontà stessa di un bis del Professore. «Un governo con una solida legittimazione democratica potrebbe avere maggiore spazio di manovra per portare avanti quelle riforme strutturali di cui l’Italia ha bisogno», aggiunge Newton. Esiste, ovviamente, anche l’ipotesi peggiore. Ma in questo caso sarebbe un altro Mario, il presidente della Bce […]

  

Bonsai #9 – Se la carta prepagata si inceppa…

L’amore delle famiglie per le carte di credito prepagate, porta l’Italia al quarto posto al mondo per rischio frodi su questo particolare tipo di denaro di plastica: il 9% del campione ha riferito di aver subito almeno una truffa negli ultimi cinque anni. Lo rileva Cpp Italia, filiale della multinazionale inglese specializzata nei servizi di protezione delle carte di pagamento.  Il Paese in assoluto più a rischio è l’India, dove il 19% delle persone contattate ha dichiarato di aver subito una frode, a seguire ci sono Cina (16%) e Messico (10%). In Europa, subito dopo l’Italia, tra i paesi più a rischio ci […]

  

Il volo impossibile del calabrone francese

Quando accade un fenomeno che l’evidenza scientifica (o empirica) riterrebbe impossibile, si parla sempre del «volo del calabrone». L’insetto, infatti, sarebbe troppo pesante per volare considerata l’esigua superficie delle sue ali. e invece la natura ha creato questo paradosso… Anche l’economia (o come direbbe Francis Bacon le credenze popolari) crea paradossi. E uno di questi, ci ricorda M&G Investments,  è la Francia. Innazitutto, dall’inizio del 2011, la crescita economica è stata molto deludente, scendendo da un tasso annuo del 2,5% allo 0,3% nel secondo trimestre di quest’anno. Naturalmente, è stata l’intera Eurozona a soffrire, ma la Francia ha fatto peggio dei Paesi “forti” come la Germania. E […]

  

Lavoro: chi può se lo tenga stretto!

[photopress:GIGROUP.png,full,pp_image]   Altro che ripresa e sogno del posto fisso, in Italia chi ha perso l’impiego è spesso costretto a cercare 15 mesi prima di trovare un rimedio, il doppio rispetto a quanto accadrebbe in Germania. È quanto emerge dall‘Employee Labour Trust Index promosso da Gi Group, la prima agenzia italiana per il lavoro, su Italia, Germania, Regno Unito, Francia, Spagna e Polonia. A  settembre il Vecchio continente era infatti diviso in due sul reimpiego: si va dai 7,76 mesi ritenuti necessari in Germania per ricollocarsi, in caso di perdita di lavoro, ai circa 8 mesi di Regno Unito e Polonia, fino agli oltre 16 mesi necessari in Spagna e […]

  

Bce super-poliziotto? Per Merkel meglio disarmata!

I media nazionali e internazionali hanno propagandato come una grande conquista l’accordo dell’ultimo Consiglio Ue relativo a un’unione della vigilanza bancaria da attuarsi sotto l’egida della Bce a partire dall’anno prossimo o, al più tardi, dal 2014. Legittimo l’entusiasmo derivante dal sapere che il presidente italiano della Bce, Mario Draghi, potrebbe comunque non essere insensibile alle necessità di un settore fino a un anno fa da lui monitorato dalle finestre di Bankitalia. Ma, come ci spiegano gli analisti di Mediobanca, i problemi della finanza europea e, soprattutto, degli istituti di credito spagnoli sono ben lungi dall’essere risolti. Ci sono infatti cinque […]

  

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