arnTappa e maglia, altro che sette Tour. Lance Armstrong patteggia una penale da 5 milioni di dollari con il dipartimento di Giustizia americano e chiude tutte le sue pendenze con il governo Federale. Una vittoria ( questa sì)  e un bel sospiro di sollievo per il cowboy texano travolto dallo scandalo del doping che, se avesse dovuto affrontare il processo previsto per il 7 di maggio, avrebbe rischiato di pagare  100 milioni di dollari per «danno allo Stato». Così scrivono i media americani citando l’avvocato di Armstrong.  L’accusa del governo americano nei suoi confronti è di aver frodato lo Stato per essere stato sponsorizzato dalla Us Postal Service, le Poste americane. Armstong aveva respinto le accuse, definendole infondate perchè la nazione non ci avrebbe rimesso nulla anzi avrebbe ampiamente beneficiato del suo accordo di sponsorizzazione. Non l’ha pensata così però il giudice federale Christopher Cooper che l’ha rinviato a giudizio. Ora è finita. Il conto verrà saldato e la storia chiusa per sempre almeno per quanto riguarda le pendenze economiche: “Sono molto felice e ora posso tornare alla mia vita — spiega Armstrong in un comunicato —. Posso finalmente guardare avanti. Ho tantissime cose da fare, ci sono i cinque figli, mia moglie, tanti progetti eccitanti di libri e film, il mio impegno come sopravvissuto al cancro, e la mia passione per gli sport e la competizione. C’è tanto davanti a me”.