Arrivano i classici prêt-à-porter
Qualsiasi iniziativa che proponga la diffusione della lettura e dei libri troverà sempre benevola accoglienza in questo blog che si occupa dei classici della letteratura moderna. Quindi è con questo sentimento che sono portato a salutare l’ultima proposta delle edizioni Rba. Si tratta della vendita in edicola di una collezione di romanzi dal titolo Audacemente classiche. Si va da Orgoglio e pregiudizio a L’età dell’innocenza a Piccole donne, passando anche per scrittori che hanno in maniera impareggiabile sondato l’universo femminile come Gustave Flaubert, Thomas Hardy e Leone Tolstoj.
Con tutta evidenza si tratta di volumi da collezione (copertine rigide in simil pelle con decorazioni che riprendono disegni d’epoca). Copertine ispirate a quanto proposto alla fine dell’Ottocento dalla casa editrice inglese Macmillan con la Cranford Series, una collezione di libri rilegati che furono concepiti come oggetto da regalare. D’altronde si tratta di titoli ampiamente già presenti in tutte le librerie (anche in quelle on line). L’idea sottesa è semplice ma sempre efficace : offrire ai lettori titoli classici “audacemente moderni” perché in tutti questi romanzi le protagoniste sono – come recita la pubblicità dell’opera – donne “che ci parlano della libertà di decidere e dell’importanza di essere sé stesse. Donne orgogliose di esserlo che rivendicano i loro diritti e il loro ruolo della società”. E fin qui tutto bene. D’altronde l’operazione edicola è solitamente portata a pescare nell’ampio gruppo dei cosiddetti “lettori deboli” sollecitando la curiosità attraverso suggestioni forti come il prezzo di copertina (qui molto basso), la raffinatezza della confezione e la forte identità di genere.
Purtuttavia c’è qualcosa che mi riusciva “stonato” mentre vedevo passare lo spot pubblicitario in tv. L’ho visto e rivisto tante volte senza riuscire a individuare l’elemento dissonante. Alla fine ci sono riuscito. Le protagoniste dello spot sono un gruppo di donne riunite in un salotto. Non sedute (di solito è la posizione ideale per leggere). Sono in piedi e “indossano i libri” di cui la pubblicità promuove la vendita. Ebbene sì! Queste donne si rimirano davanti a uno specchio cercando di capire se la copertina di Piccole donne o di Jane Eyre faccia un adeguato pendent al vestito mentre la voce fuori campo osserva: “una collezione gioiello audacemente ispiratrice che ci invita a sognare”. Quell’espressione “collezione gioiello” al primo ed istintivo ascolto (ma la pubblicità questo fa: cerca di far leva sui messaggi subliminali) mi ha portato a pensare subito all’argomento alta moda. Magari è soltanto una mia suggestione, però vedere delle donne che si muovono come su una passerella con in mano dei libri mentre una voce fuori campo dice: “una collezione audace che ci invita a sognare” mi fa pensare che non si è reso un gran servizio alla causa delle donne e ovviamente a quelle della buona letteratura