caffeQual è il rapporto degli italiani con la prima colazione? Dal punto di vista nutrizionale è davvero equilibrata o, comunque, adeguata a fornire le calorie che il corpo necessita per ripartire, dopo il lungo digiuno notturno? E, soprattutto, i nostri connazionali hanno imparato a concedersi il tempo per questo rituale? Le campagne informative a supporto del primo pasto della giornata sono servite molto, visto che, come affermano i risultati della ricerca “Io comincio Bene” curata dall’Osservatorio Doxa/Union Food, la più grande associazione in Europa che raggruppa aziende produttrici di beni alimentari, è cresciuto il numero di coloro che fanno colazione ogni giorno mentre diminuisce quello dei cosiddetti “breakfast skipper”. Quella che è stata finalmente recepita come “sana abitudine”, soprattutto dalle famiglie con figli under 14, tuttavia, fatica ad imporsi tra i giovanissimi: la percentuale di chi salta la colazione, tra i giovani tra i 15 e i 24 anni, è in aumento. Già, ma i nutrizionisti che indicazioni ci danno rispetto alla colazione ideale? C’è chi preferisce caffelatte coi biscotti, altri aggiungono cereali, altri ancora optano per lo yogurt, senza dimenticare che i golosi si concedono fette di torte o brioche. E che dire di quella salata? Perché al di là dei gusti dei singoli, esistono anche le tradizioni dei Paesi di appartenenza. Ogni Paese ha le proprie abitudini e se, ad esempio, in Asia il cereale d’elezione è il riso, nel Centro America il mais trionfa sulle tavole dei sui abitanti, già di primo mattino. E gli italiani cosa mangiano? Si fidano dei prodotti industriali della prima colazione? Davvero la colazione degli italiani ha un valore qualitativo? In pochi sanno che le aziende produttrici di beni alimentari sono solite sedersi a tavolino con la Società Italiana di Nutrizione Umana e con la Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione, due tra le principali società scientifiche di nutrizione in Italia: questi incontri sono occasioni di confronto per conoscere i trend, i numeri e le regole da seguire. Già, perché il valore del mercato dei prodotti per la prima colazione, in Italia, non si calcola sono i soldoni, ma anche in qualità, visto che l’attenzione dei consumatori verso la naturalità e il benessere sta premiando alcune categorie di prodotti come muesli e cereali, marmellate, soprattutto nelle varianti dietetiche e anche miele. Del resto, 1 italiano su 2 si dichiara favorevole ai prodotti salutistici. E le aziende, negli ultimi 10 anni, hanno ridotto del 29% l’utilizzo di zucchero per la produzione di biscotti, merendine, cereali. Senza parlare dei grassi saturi, la cui presenza è stata addirittura dimezzata. Per soddisfare le esigenze di consumatori molto aggiornati, ad esempio, i cereali da prima colazione oggi hanno più fibre, oltre il 145% rispetto a qualche anno fa e anche molto meno sodio. Va bene, ma quanti sono gli italiani che fanno colazione a casa? Non dovrebbe sorprendere che oggi l’85% dei nostri connazionali preferisce consumare la colazione tra le mura domestiche con un netto aumento anche del tempo dedicato al momento.  Pane, cereali, biscotti, succhi, miele, marmellate, fette biscottate, merendine e brioche confezionate, ma anche yogurt, muesli. Tra le bevande trionfa il caffelatte o cappuccino, caffè nero, latte, ma anche tè e tisane. Di fronte a questa fotografia, come si esprimono gli esperti? La colazione va consumata ogni giorno e il giusto mix è dato da cereali, latte o derivati e frutta. Ecco la frutta: nota dolente. Gli italiani sono stati “bocciati proprio sul consumo di frutta, quasi totalmente assente e che andrebbe inserita a favore di idratazione, per il suo contenuto di fibre, vitamine, minerali e per l’effetto sulla sazietà”, come dice Andrea Ghiselli, Presidente SISA.  Ad ogni modo, le due principali società scientifiche di nutrizione in Italia hanno redatto un nuovo documento sulla prima colazione al fine di fare chiarezza e inquadrare meglio l’effetto della prima colazione e della sua composizione sulla salute. Tra le evidenze, si rileva come un’adeguata prima colazione sia associata a migliori parametri cardio-metabolici e migliori performance cognitive. Se consumata regolarmente e in maniera adeguata, si associa ad un minor rischio di eventi cardiovascolari, influenzando anche il peso corporeo in ogni fascia di età. E questo messaggio è destinato a tutti quei ragazzi che preferiscono saltare la colazione: Un buon pasto di mattina, permette una maggior capacità di memoria, migliora il livello di attenzione, di ascolto e di comprensione. Avevate dei dubbi?

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