Diario di un mitomane

Tanti anni fa a Risiko conquistai la Groenlandia, e mi trovai catapultato in un mondo fantastico, dove tutto era bianco. Proprio in quel periodo, in ambienti accademici occidentali era divampata la polemica a proposito dei cinquanta fantomatici vocaboli Inuit per descrive la parola “neve”. In realtà fu poi appurato che i vocaboli erano solo due: QANIK, neve nell’aria e APUT, neve in terra. Quando raggiunsi latitudine 80 Nord, lasciai il mio carro armato rosso per proseguire a piedi, e già in quella prima perlustrazione scampai per miracolo all’attacco di un orso, dopo averlo scambiato per APUT. Compresi subito che la […]

  

Ombre RUSSE e bretelle ROSSE

In un articolo sul Corriere della Sera del 16 Agosto, Federico Rampini chiede scusa per aver sbagliato, a caldo due anni fa, la sintesi sulle responsabilità del sabotaggio del gasdotto Nord Stream: «La mia analisi del 28 Settembre 2022 iniziava bene, applicando il principio del “cui prodest” (a chi giova) segnalavo che la pista più verosimile era quella ucraina (…) Tuttavia, nel prosieguo della mia analisi (…) davo spazio anche ad altre teorie, aggiungevo possibili piste russe, che venivano accreditate da molte fonti occidentali». Sono andato a rileggere l’articolo del 2022, e mi sono accorto che lo stimato giornalista aveva […]

  

Quando gli “shrink” furono declassati a NanoDottori

Questo articolo ironico-mitologico fu declinato al passato remoto nel 2706 da un lontano discendente del famoso blogger Otto von Sputnik, nato circa nel 1964 e morto a un certo punto del ventunesimo secolo, dopo la seconda guerra di indipendenza dal “dogma”. *** Nella lontana Primavera 2024, Federico Rampini evocò una suggestiva amalgama di nobili consigli individuali e collettivi, nel tentativo di porre un argine a quello che lui definiva “autolesionismo occidentale” nei confronti del resto del mondo: «Gli psicoterapeuti insegnano che se non hai un briciolo di autostima, se giochi a umiliarti e distruggerti, è difficile che gli altri ti […]

  

L’uomo che sussurrava a Joe Biden

Federico Rampini ha postato sul Corriere un video stupefacente, dove dichiara che nei quattro anni di Joe Biden alla Casa Bianca, c’è stata da parte del Partito Democratico una forma di negazionismo sul suo stato mentale. Rampini usa la parola “omertà”, e aggiunge che dopo i vertici internazionali, i leader mondiali tornavano a casa preoccupati per il degrado psichico del Presidente Americano. «Com’è possibile che tutto questo sia stato nascosto?», si chiede amaro il giornalista. E’ possibile, caro Rampini, perchè in questi quattro anni di aneddoti umma umma, Lei non ne hai condiviso neanche mezzo con i suoi lettori. Solo […]

  

Un legnonaufrago al G7

Il G7 in Puglia è stato un evento mediatico politicamente tombale per Joe Biden? Ufficialmente è ancora lui il candidato Democratico alle Presidenziali di Novembre, ma la nomea senile che lo accompagna, durante il G7 a guida italiana potrebbe aver raggiunto il finecorsa. Il video dell’esibizione dei paracadutisti è il più simbolico. Quando atterra il parà Italiano, Biden si volta e se ne va alla deriva come un legnonaufrago trasportato dalle onde. Il modo in cui gli altri leader ricuciono il gap è interessante. Immaginiamo di guardarlo al rallentatore (qui). Il primo a muoversi è Emmanuel Macron, che per riempire […]

  

Allevamenti di bufale

In un’intervista sul Corriere a Jacopo Fo, figlio dell’attore comico e premio Nobel per la Letteratura Dario Fo, ho trovato una frase ad alta concentrazione di bufale. «Mio nonno (ferroviere) è stato un militante del partito socialista. Durante il fascismo, nascondeva i documenti riguardanti i partigiani dentro i pannolini di mio padre. Ha aiutato molti ebrei a fuggire in Svizzera: li nascondeva dentro le casse dei treni, da lui condotti, che contenevano sabbia. Toglieva la sabbia e infilava dentro i poveretti». Ricapitoliamo. Il nonno di Jacopo nascondeva “documenti riguardanti i partigiani” nei pannoloni del figlio Dario. Peccato che nel 1943 […]

  

La mobilitazione degli Zombie

Il “tam tam” guerrafondaio ha raggiunto nuove vette comunicative. Ecco le parole di Federico Rampini sul Corriere dell’8 Giugno: «Più di quattrocentomila americani morirono nella Seconda guerra mondiale. Ventinovemila solo nell’operazione dello sbarco in Normandia. La sconfitta dei nazifascismi fu possibile perché una generazione di giovani americani pagò un prezzo altissimo in un conflitto europeo che non li minacciava direttamente (…) Di fronte all’aggressione di Putin in Ucraina, il presidente americano non ha mai “aizzato” gli ucraini, non li ha affatto usati in una “guerra per procura” (…) Forse un giorno nelle scuole sarà utile soffermarsi sul significato del D-Day […]

  

Gavte la Nato

Il “tam tam” guerrafondaio sta diventando inquietante. E’ giusto scriverne e parlarne, ma anzichè sperare nella guerra totale, è possibile percorrere altre strade. Qui di seguito elenco solo tre dei molti “tam tam” delle ultime settimane. 1. Il 26 Febbraio, al vertice per l’Ucraina organizzato in fretta e furia a Parigi, il presidente Francese Macron annuncia che gli alleati faranno tutto quel che serve per impedire alla Russia di vincere contro l’Ucraina. Prima di quel vertice, il primo ministro Slovacco Robert Fico (che tre mesi più tardi avrebbe subito un grave attentato) dichiara: «Molti Stati membri della Nato e dell’Unione […]

  

La zona grigia

Nel romanzo “Come il Mare” di Wilbur Smith, un rimorchiatore d’altura raccoglie l’SOS di un transatlantico arenato in Antartide. Il barometro in picchiata segnala che è in arrivo una tempesta che sfascerebbe la nave sugli scogli, con conseguenze tragiche per le persone a bordo. In condizioni atmosferiche proibitive, i soccorritori tappano una falla, attivano le pompe, e allacciano il cavo di traino, ma i tentativi per disincagliarla sono vani. Il capitano è quasi sul punto di abbandonarla al suo destino, ma decide di provare ancora a riavvolge il cavo. Con la visibilità ridotta a pochi metri, si accorge di aver […]

  

Je so’ pazzo

Da tempo mi chiedo perchè le lettere dei lettori pubblicate sul Financial Times siano mediamente più incisive e di qualità rispetto a quelle sui nostri giornali. Aldo Cazzullo ha fornito involontariamente un possibile indizio sul Corriere della Sera: «Tutte le lettere sono preziose, l’importante è che vengano da lettori, che raccontano una vicenda o pongono una questione; non da aspiranti editorialisti o collaboratori-ombra». In un bacino pressoché infinito di potenziali interlocutori, che su argomenti di loro competenza ne sanno più di lui, Cazzullo non tollera interpretazioni, ma solo domande. Se siete fortunati, l’oracolo vi risponderà. Le interviste di Cazzullo sono […]

  

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