26Feb 20
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Dopo i bisticci, le strade di Turchia e Stati Uniti stanno per incrociarsi nuovamente. Sulla Siria. Su Idlib, in particolare. Nella parte nord-occidentale del paese mediorientale è in atto lo scontro decisivo tra le forze governative, decise a conservare, dopo nove anni di guerra, l’integrità territoriale e i ribelli filo-turchi, decisi a preservare il controllo della zona. Una preoccupazione, quest’ultima, condivisa anche dagli Stati Uniti che, pur avendo inscenato lo scorso anno un ritiro delle truppe dal teatro siriano, non hanno ovviamente la minima intenzione di garantire al presidente Bashar Al Assad (e ai suoi alleati principali: Russia e Iran) […]
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25Ott 19
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Regge, di fronte alla difficile prova della Siria nord-orientale il rapporto tra Mosca e Ankara, tra la “Terza” e la “Seconda Roma”. Se dietro alla decisione statunitense di consentire un ingresso turco nell’area controllata precedentemente dai curdi poteva esserci la volontà di mettere in crisi la partnership tra Putin ed Erdogan, alla luce dell’incontro svoltosi tra i due presidenti martedì a Sochi questa sembra invece resistere. E così le cronache dicono che, se da parte turca “non c’è la necessità di nuove operazioni” contro i combattenti curdi dopo l’operazione “Sorgente di pace”, come ha fatto sapere il ministero della Difesa […]
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08Ott 19
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Dopo otto lunghissimi anni, si apre un nuovo capitolo dell’interminabile conflitto siriano. La Turchia di Recep Tayyip Erdogan, dopo averlo annunciato per tempo, è intervenuta militarmente in Siria, dove avrebbe, come riportato da alcune fonti, effettuato dei primi bombardamenti nella fascia a sud-est dei propri confini, nella zona di Al-Malikiyah, località situata nella provincia nordorientale di Hasakah, preparandosi a invadere l’area. Lo scopo dichiarato è quello di creare una “safe zone” a est dell’Eufrate, controllata attualmente dalle milizie curde dell’YPG, ostili ad Ankara e considerate dall’esecutivo turco un’organizzazione terroristica. “Safe zone” alla quale dovrebbero essere destinati un milione di rifugiati […]
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09Gen 19
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A che cosa serve realmente il tour di John Bolton in Medio Oriente? Ufficiosamente si tratta di gestire il (presunto) ritiro delle truppe USA dalla Siria, annunciato da Donald Trump. Forse, però, c’è qualcosa di più. Le tappe previste per il Consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca sono significative: Israele, in primis, poi Turchia (che ha rifiutato l’incontro…), Giordania ed Egitto, dove, al termine della missione, Bolton dovrebbe fare degli importanti annunci. Si tratta, comunque, dei principali alleati regionali di Washington (manca solo l’Arabia Saudita). La sensazione quindi è che il viaggio serva, oltre agli scopi più o […]
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31Dic 18
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Il 2018 si chiude con la decisione del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di ritirare le truppe dal teatro siriano e parzialmente (si parla di 7mila soldati sui 14mila attualmente presenti) anche dall’Afghanistan. La notizia è cosa nota. Ma cosa significa davvero? Il tycoon newyorkese ha davvero vinto, come in molti si sono affrettati a sostenere, la sua personale guerra con il deep state? E davvero sta tentando di porre fine all’imperialismo, come qualcuno pensa? Difficile. Certamente Trump ha vinto una battaglia nei confronti dell’establishment globalista che gli era ostile, riuscendo a imporre, insieme al suo gruppo di fiducia, […]
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09Nov 18
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Tra i leader più spregiudicati del panorama internazionale spicca certamente il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan. Come si era già detto su queste colonne a proposito dell’affaire Khashoggi, il “sultano” di Ankara e, dietro di lui, il Qatar e l’intera filiera dei Fratelli Musulmani, dopo due anni a braccetto con Russia e Iran, stanno infatti tentando sempre di più un riavvicinamento all’Occidente e agli Stati Uniti, a danno dell’Arabia Saudita. Non è forse un caso che, in occasione di una visita al presidente ucraino Petro Poroshenko di pochi giorni fa, Erdogan abbia reiterato in maniera decisamente vigorosa il proprio sostegno all’integrità […]
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18Set 18
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Lo si affermava su questo blog qualche tempo fa: l’Occidente non vuole la pace in Siria. E comunque, ora che il conflitto sembra volgere al termine e il rovesciamento di Assad pare ormai irraggiungibile, non la vuole se non alle proprie condizioni. E così, nella giornata di ieri, dopo che i presidenti di Russia e Turchia, Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdogan, avevano annunciato da Sochi il raggiungimento di un accordo per una zona de-militarizzata di circa 15 chilometri a Idlib che consentirà, sotto il controllo di truppe sia turche che russe, di separare dai governativi le truppe ribelli vicine ad Ankara, allontanando altresì le truppe […]
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