Per quella fiamma tricolore qualcuno è morto, per il simbolo del PD qualcuno ha trovato la poltrona

È allettante leggere Letta e la Segre che dicono alla Meloni di eliminare la fiamma tricolore dal simbolo di Fratelli d’Italia. Per quel simbolo, per aver creduto nella visione di mondo e di uomini, nella trasmissione e nell’ideale che porta con sé, qualcuno è anche morto, altri hanno avuto la vita distrutta, tanti, invece, pestati di brutto; per l’altro, al massimo, qualcuno si è beccato una poltrona, venendo a sapere della notizia mentre Joao gli portava le pantofole e delle noci macadamia fresche, in un attico del Pantheon. Ma è normale: chi ha rinunciato alla propria identità, questo non lo […]

  

Fascisti ovunque. Ecco chi sono e perché sono il male (più del green pass)

Sarei sempre stato curioso di chiedere a Virginia Raggi chi fu Alessandro Pavolini o Nicola Bombacci, al limite Ettore Muti. Poi, mi sarei ripromesso di invitarla a pranzo a Trastevere, cercando di capire perché mai Roma, a cui il fascismo diede molto in termini architettonici e urbanistici (consiglio la lettura di “La Roma di Mussolini. La più completa ricostruzione delle trasformazioni della città durante il regime fascista”, di Paolo Sidoni per Newton Compton Editori), quantomeno per lo spazio occupato con una precisa visione,  non meritasse un museo del Fascismo – come lei stessa ebbe a dire chiaramente -. Misi sul […]

  

Fiano, solo un morto di fama…

Chi muore di fama, chi di fame. In Italia si crepa comunque. Emanuele Fiano muore di fama; i precari, le partite Iva, i disoccupati, muoiono di fame. La realtà non esiste più. Quando ero piccolo, avevo tredici anni o giù di lì, ero iscritto ad Azione Giovani (si può dire o mi devo sentire più alieno di Vinny Ohh, il ragazzo statunitense che ha speso più di 50mila dollari in interventi per assomigliare ad un alieno inespressivo e senza sesso?), frequentavo con vero entusiasmo la vita militante dell’ex Fronte della Gioventù. Manifestazioni, volantini a scuola, musica alternativa. Pioggia, gazebi e […]

  

Meloni, Renzi, Boldrini & co: chi sono i fasci e chi gli antifasci?

In principio era il politburo della Boldrinova. Ella, prima di abbracciare la Chiesa, incontrando la parola di Monsignor Galantino, divenendo così la Santa patrona dei voti e deliparaculi e prima di buttare giù obelischi, ebbe la visione di mutar l’italico idioma affinché fosse rispettoso della donna: non più presidente bensì presidentA, non più avvocato bensì avvocatA. Non più cazzaro bensì cazzarA In questo cacciucco istituzionale, si fa fatica a distinguere i tratti. Come si fa a riconoscere in Alfano un Ministro dell’Interno ma, soprattutto, un uomo di destra, quantomeno, di centro destra? Lo stesso individuo che ha un criterio di […]

  

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