Splendida serata ma vigilia confusa. Domani si corre a Firenze, fa un freddo becco e quasi sicuramente pioverà. Ma non è questo il punto.  A poche ore dal via, nel gruppo misto che vede insieme i runner della Gazzetta e quelli di Smarathon tutti insieme alloggiati in centro all’Hotel Cellai , in molti non sanno ancora cosa fare. Se correre la maratona per intero, se farne mezza, se tre quarti , se un pezzettino finchè non piove. C’è chi è al debutto, chi alla trentesima, chi ha appena corso a Venezia e aveva deciso che per quet’anno basta ma poi ci ha ripensato, chi è venuto perchè c’erano un po di amici ma di mettere le scarpette proprio non ne ha voglia.  La cena alla taverna del Bronzino però è stata da perfetta vigilia di maratona: antipasto leggero, pane, pastasciutta, dolce e niente alcolici. Ottima, in un bel posto, con una vetrina di wisky da collezione che ti facevano venire l’acquolina solo a guardarli e ti strappano la promessa di ripassare quando non ci sarà gara il giorno dopo.  Su tutti Manlio, che di cognome fa Gasparotto , di mestriere il giornalista come me e , sempre come me,  ha un blog sul sito della Gazza che parla di maratona. E’ appassionato e si vede. Tiene insieme le fila del suo gruppo con un entusiamo contagioso e in poco tempo ha messo in piedi una squadra che corre, gira il mondo e si diverte. Domani sveglia all’alba, colazione insieme poi ognuno per la sua strada dove tutti faranno i conti con loro piccolo piccolo inferno di freddo e di chilometri. Proprio come scriveva Dante, che da queste parti è di casa e che, con la sua Commedia fa bella mostra di sè all’ingresso di questo albergo in una pergamena incorniciata di noce che ti lascia a bocca aperta. “Lasciate ogni speranza voi ch’entrate…” , bhe’ non esageriamo però sarà meglio coprirsi.