Dalle sponde del lago d’Iseo alle colline della Franciacorta, attraversando le province di Brescia e Bergamo e il territorio del Sebino. Per scoprire la sua natura, la sua storia ma soprattutto quanto sia importante l’acqua che da queste parti è il filo conduttore che lega insieme tradizioni, economia e turismo. Tutto questo in una corsa, una maratona per la precisione, che partirà domenica 11 settembre e porterà gli atleti da Lovere a Iseo sulla distanza classica dei 42 chilometri e 195 metri. Non è una corsa come tutte le altre. La «Maratona dell’acqua» è quello che molte competizioni sportive stanno diventando o sognano di diventare, e cioè il mezzo per scoprire nuovi territori attraverso la corsa. É la nuova frontiera degli sport di fatica dove, all’aspetto agonistico, si affianca anche quello turistico. «L’obiettivo di questa corsa – spiega Gabriele Rosa, allenatore dei più forti atleti keniani di maratona e organizzatore di questa gara – è valorizzare una zona come quella del lago d’Iseo che vanta una grande valenza naturalistica e storica. Il filo conduttore sarà l’acqua, che per la Valcamonica significa energia con le centrali idroelettriche, per il lago turismo e per le pianure sostegno all’agricoltura». Una 42 km unica nel suo genere, spettacolare e nel contempo di alto livello tecnico. Il percorso prende il via da Lovere, uno dei borghi più belli d’Italia, costeggia il lago correndo lungo la «vecchia» strada panoramica, attraversa i piccoli comuni costieri, si inoltra tra i vigneti della Franciacorta per terminare a Iseo, storica località sul lago. Un percorso quasi sempre sulla riviera, che lambisce tra l’altro la riserva naturale delle Torbiere e il parco dell’Oglio e che permetterà di conoscere i graffiti di Capodiponte o le cantine (aperte per l’occasione) della Franciacorta. «Il progetto che sta dietro questa gara è molto articolato – spiega Rosa -. Di anno in anno verranno valorizzati alcuni aspetti del territorio legati all’acqua. Questa volta abbiamo scelto il lago attorno al quale ruoterà la maggior parte degli eventi. Non ci sarà solo la maratona ma nel week end in programma ci sono anche una barcalaonga storica con imbarcazioni a remi e una regata velica più momenti di spettacolo e mostre». E non si concluderà tutto con l’arrivo dell’ultimo atleta perchè il progetto, che coinvolge 16 comuni e le comunità montane della zona, prevede una serie di eventi e manifestazioni che verranno organizzate durante tutto l’anno. Non solo. L’idea è quella di portare in queste zone anche gli appassionati di utra-trail, le corse di montagna. «Stiamo pensando di realizzare un percorso di trekking – anticipa Rosa – che porti dalla foce del fiume Oglio all’Adamello. Quasi 280 chilometri che verranno tutti segnati o che potranno essere percorsi con le guide di montagna. Vogliamo creare un circuito che permetta, attraverso strutture alberghiere e rifugi, di ospitare gli atleti che vogliano in una decina di giorni cimentarsi in questa avventura». La «Maratona dell’acqua» presenta infine un’altra novità. Si potrà correre in coppia, una staffetta che permetterà di dividere in due il percorso e la fatica. E per finire un rilievo tecnico, perchè anche chi corre per scoprire nuovi territori ha la sua vena agonistica: vista la data, la «Maratona dell’acqua» è anche il test perfetto per le grandi maratone d’autunno.