Il via  alle 15 ora italiana: parte la quarantaduesima maratona di New York che verrà trasmessa in diretta su Raisport 2 e su Eurosport. Tra i 51mila che sfrecceranno sul ponte di Verrazzano ci saranno quasi 4mila italiani e oltre 400 milanesi. Quella azzurra è la «squadra» più numerosa (3850 iscritti seguiti dai francesi che sono 3530) alla faccia della crisi. Ma per chi corre New York è la terra promessa. Ci sono tante maratone più belle, più veloci e di maggior tradizione ma New York resta New York e, almeno una volta nella vita, ci si deve cucire quel pettorale sul petto. Ciò detto da cosa si capisce che è la maratona più famosa al mondo? Da tutto ciò che le ruota attorno. Se qualcuno vuole far sapere che corre per una giusta causa sceglie New York. Se qualcun altro lega la sua maratona a una sfida punta tutto su New York. E via così. Da qualche anno ormai Milano e i milanesi recitano la parte del leone. Siamo una delle città meglio e più rappresentate. E anche questa volta la truppa è guidata da Linus, al secolo Pasquale di Molfetta. Il direttore artistico di radio Deejay a New York è alla sua decima partecipazione ed è seguito da un suo gruppo di fedelissimi tra cui il regista della sua trasmissione «Deejay chiama Italia» Alex Farolfi. Dalla radio alla Tv con Enrico Mandelli, editore della emittente «7Gold», al suo debutto nella 42chilometri della Grande Mela. E dalla tv alla politica che vanta una squadra di tutto rispetto. Con i colori del Montecitorio running club è in gara il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi, maratoneta di lungo corso che a New York ha corso svariate volte sempre con tempi di tutto rispetto. Se la vedrà con diversi colleghi che fanno parte della squadra romana ma soprattutto col milanese Davide Caparini, deputato leghista, che torna a New York dopo aver corso lo scorso anno in 3 ore e 25 minuti. Sempre tra i politici da segnalare la nutrita pattuglia del Pirellone. La «febbre» della maratona ha infatti contagiato il Consiglio regionale della Lombardia e per la quinta volta consecutiva, il capogruppo del Pdl Paolo Valentini, il presidente della Commissione Agricoltura Carlo Saffioti correranno i 42 chilometri e 125 metri da State island a Central Park, Con loro ci sarà per la prima volta anche il Consigliere regionale monzese Stefano Carugo. Dai politici agli imprenditori che da Milano sono partiti in forze. Con i colori della squadra di Smarathon, la onlus che da anni gareggia raccogliendo fondi per combattere la Sma (Atrofia muscolare spinale)guidata da Luca De Luca, corre infatti Luca Rossetti, amministratore delegato della Maison Fratelli Rossetti, boutique italiana per le calzature di design, celebre per le scarpe e gli articoli in pelle fatti a mano. Lo accompagneranno in esperienza Fabio Rececconi, Giacomo Rizzi, Chicco Moncini, Silvio Rancati e Adriana Calabrese. E infine la maratona di Milano che quest’anno debutta New York con uno stand e che ha avuto come «sponsor» nientemeno che Alex Zanardi che da queste parti vale ancora quanto da noi Michael Schumacher quando correva in Ferrari e vinceva i mondiali. Zanardi e il direttore della Milano city Marathon Andrea Trabuio hanno fatto un po’ di «pierre» per la gara milanese che per la prima volta quest’anno si correrà con il blocco delle auto. E a dare il giusto riconoscimento alla truppa azzurra è stata  proprioa la direttrice della maratona di New York: “Amiamo l’Italia e gli
italiani che sono a New York- ha detto  Mary Wittenberg- Ciò che ci rende la più grande maratona del mondo sono i corridori provenienti da ogni paese. Gli italiani, con la loro energia ed il loro spirito, hanno reso e continuano a rendere questa corsa magica. Gianni Poli, Orlando Pizzolato, Giacomo Leone, Stefano Baldini, ma anche tutti gli italiani che corrono questa maratona ogni anno sono una parte importantissima di questo evento di caratura mondiale”

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