New York: si parte. Quella dei campioni è come al solito una super-gara che vede al via i più grandi della maratona mondiale. Non c’è Patrik Makau, il keniano che ha stabilito il record del mondo di maratona  a Berlino ma ci sono Geoffrey e Emmanuel Mutai altri due keniani che non sono fratelli ma sono tra i maratoneti più veloci al mondo in questo momento. Geoffrey, con il suo  2h03’02” firmato a Boston, “sarebbe” il recordman della maratona se i giudici gliel’avessesro omologata. Emmanuel quest’anno ha firmato il terzo tempo di sempre vincendo in 2h04’40” a Londra. Se la giocheranno.  Ma non sono escluse sorpese. Fra gli atleti da tenere d’occhio ci sono il vincitore dello scorso anno, ‘etiope Gebre Gebremariam che quest’anno a Boston ha fermato il cronometro sulle 2h04’53”; Jaouad Gharib l’esperto marocchino, 39 anni, con un personal best di 2h05’27”; l’etiope Tsegaye Kebede, che vanta un primato personale di 2h05’18” e  Meb Keflezighi  runner di casa, 36 anni che sogna di ripetere il successo di due anni fa a sopresa : <Sono dei mostri- ha dichiarato Ma io resto lì a guardare e se trovo la giornata giusta…>. E gli europei? Beh l’unico che merita di essere citato è Viktor Rothlin, 37 anni svizzero e campione europeo in carica, con un primato personale di 2h07’23”.

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