Prendi una domenica mattina di gennaio di quelle che dovrebbe far freddo, freddissimo, e invece sembra primavera. Prendi una ventina di chilometri, 23 ad essere precisi, e spalmali tra i campi di Albairate, Cassinetta, Robecco, il Naviglio  e le salitelle di Casterno. Poi aggiungi un bel gruppetto di amici che corrono tutti a ritmi diversi ma per un paio di ore decidono di andare allo stesso passo. Due ragazze che se la chiacchierano e due fratelli che si “beccano” perchè quello più cicciotto ora è magro come un’acciuga e l’altro, complici le feste, qualche chiletto l’ha messo sù. E allora “pallone aerostatico sarai tu… “. Si corre e si scherza. Ne esce un “lipidico” , come dicono quelli che  fanno sul serio, che vola via in un baleno. Ne esce una  mattinata di sport che nonostante tutto ti resta nelle gambe. Sullo sfondo sfilano i racconti che che dopo una doccia calda si fermano in una serie di istantanee. E così ti immagini la prossima tapasciata di Casorate, la gara più ghiacciata che c’è e che anche domenica Davide non riuscirà a corrrere; la maratona di Londra dove il gruppo di Smarathon sarà presente in forze;  le staffette della prossima Milano city marathon e i raid in canoa da provare sul Naviglio.  Piccoli scatti che scorrono e si stampano prima della discesa che porta verso il Ticino. E qui che scatta la foto ricordo.  Ce la fa un altro che corre, che fermiamo e a cui passiamo un I-Phone. Buona la prima? Nemmeno per sogno perchè il “collega”  ci lascia un suo dito sullo schermo.  Prego sorridere perchè, come diceva una canzone tanti anni fa :” Questo inverno appena cominciato…sembra è già finito”. Ma forse quello era amore. E vabbè!