Ognuno ha la sua vigilia. Quella di Natale, indimenticabile per i bimbi ma anche per tanti adulti perchè i ricordi e la magia di quella notte non la può cancellare nessuno. La vigilia di un’interrogazione o di un esame di procedura all’Università quasi sempre insonne, fatta di caffè e tante sigarette perchè quando erano giovani quelli che oggi corrono e fanno i salutisti fumavano. Eccome se fumavano. La vigilia del primo giorno di lavoro con tutte le paure, le ansie, le curiosità che si portava dietro una svolta della vita: addio beata gioventù. La vigilia del matrimonio, ubriacante…in tutti i sensi. La vigilia della nascita di un figlio, del secondo, del terzo. Tutte incredibili con quella sensazione che ti fa sentire sospeso nel vuoto finchè ti ritrovi tra le braccia un pistolino che urla e ti viene da piangere. La viglia della prima maratona con l’euforia e l’incoscienza di chi non sa di preciso cosa gli aspetta. Ma poi capirà. La vigilia della Stramilano che per chi è cresciuto in questa città è una tappa della vita sportiva: da piccoli con mamma e papà, da adolescenti con gli amici, da grandi nella mezza maratona. E le vigilie sono tutte uguali. Anche quella di oggi negli occhi felici dei miei due maschietti…