A sei giorni da una maratona tra le cose da non fare c’è sicuramente quella di correre una mezza tra boschi e sterrati rischiando gambe e caviglie. Il buon senso richiederebbe almeno di andar piano e invece neanche quello perchè quando ti ritrovi su uno dei più bei percorsi che ti possano offrire Parco Sud e Parco Ticino resistere diventa davvero difficile. Niente calcoli quindi. Anche perchè se si parte in quattro si arriva in quattro e se i primi tre accelerano non è che si può farli andare via…. Luca, Davide, Andrea, Antonella, Adriana, Fabrizio, Caterina…un bel gruppo sotto le canotte di Smarathon che parte insieme dal centro di Casterno dove stamattina si correva la trentesima Marcia dei Ciliegi in Fiore. Questa corsa di pasquetta è una delle più belle tapasciate che ci siano in circolazione. Bello il percorso, stratosferico il paesaggio, ottima l’organizzazione, perfetto anche il meteo che oggi era quanto di meglio possa sognare un podista: sole e fresco come speriamo sia domenica mattina al via della Milano city maraton. Così al via  ti ritrovi in tremila. Un serpentone di gente che è uno soettacolo vedere allungarsi tra le campagne del Ticino. Una foto da mettere in cornice.  Ma tremila sono anche le persone che devi superare, tra cui devi zigzagare, che non devi far cadere. Insomma ti intruppi almeno fino al bivio tra i due percorsi da 13 e da 21 quando una bellissima corsa diventa puro spettacolo. La folla. Eccolo l’unico neo della marcia dei ciliegi ma è un dettaglio che basterebbe una partenza libera a far dimenticare. Il resto è l’emozione di una bella e fresca pasquetta. L’emozione di un arrivo in leggera salita e con una svolta secca a sinistra per entrare in paese. Lì, sul prato, gli organizzatori hanno creato una strada tagliando l’erba e segnandola con le fettucce. Sembra il traguardo di una gara di mountainbike…che è il massimo che ti possa capitare correndo a piedi

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