Non so esattamente a che edizione sia arrivata la Marcia dei Ciliegi, ma credo ormai siano più di trenta. E se all’inzio a correre erano in pochi, anche perchè a Pasquetta la tradizione  è quella di sedersi a tavola, ora la corsa di Casterno fa il pieno perchè, come dicono quelli che parlano inglese, è diventata un “must”.  Casterno per chi non è pratico è un bel  paesino del parco Sud tra Abbiategrasso e Robecco. Talmente piccolo che si fa fatica a ritrovare anche sulle mappe di Google ( ormai le cartine del Touring sono preistoria però erano più comode!!!!). Ci sono una chiesa, un bel borgo, un paio di trattorie, casette, cascine,  agriturismi e tanto verde che non t’aspetti a una trentina di chilometri da Milano. Si corre tra boschi, campi coltivati e una riserva natruralistica che si chiama  <la fagiana> praticamente intatta. E’ la <marcia dei Ciliegi in fiore> che partirà lunedì alle 9 in punto proprio di fronte alla Trattoria dei Cacciatori.  da lì un bel tuffo tra le rive del Ticino su tre percorsi da 5, 13 e 21 che per chi domenica 15 correrà la Maratona a Milano non sono proprio un toccasana ma che, fregandosene un po’ di regole e tabelle, val sicuramente la pena di fare. Non manca nulla e alla fine c’è anche un buon piatto di risotto caldo per chi vuole reintegrare. Descritta così sembra la gara dei sogni e poco ci manca. Anche se anche quest’anno, come due anni fa c’è rischio di trovare acqua o quantomeno fango. E se il bello fosse prorpio questo?

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