Due notizie: Marco Aurelio Fontana è il nuovo campione itliano di ciclocross e a febbraio correrà i mondiali negli Stati Uniti. E ora parliamo di ciclocross, uno sport antico e un po’ dimenticato schiacciato tra  strada e mountainbike. Qui non c’è tutto il fashion degli sprinter, le tute attillate delle crono o le bici sempre più glamour di Giro e Tour. Solo fango e fatica come capita alla Roubaix e nelle classiche del Nord. Gambe sporche, facce pure, scarpe infangate che è un’impresa riaggancciarle sui pedali a scatto rapido, bici in spalla e poca gloria. Però c’è la storia e tanta. Ieri a Vittorio Veneto si sono corsi i campionati italiani. Terra di ciclocross, di quel Renato Longo che di titoli italiani ne ha vinti una dozzina e di maglie iridate ne ha indossate cinque. Davanti a un sacco di gente soddisfatta e infreddolita Fontana ha fatto quello che tutti si aspettavano:  ha vinto il titolo di campione della categoria elite. La medaglia di bronzo olimpica della mouintinbike a Londra in questo momento è troppo forte per tutti. A anche per un avversario qualificato e competitivo come Enrico Franzoi, che è arrivato secondo e per  Mirko Tabacchi che si è piazzato terzo. Il resto è solo fatica.

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