Messico e nuvole perchè correndo oggi e guardando il cielo non poteva che venirmi in mente questa canzone qui. Che più che una canzone è una poesia perchè Iannacci era molto di più di  un cantautore. Pasquetta per i  milanesi che corrono è la Marcia dei ciliegi di Casterno, la gita fuoriporta con moglie e figli viene dopo. E infatti alle otto del mattino sono tutti lì. Le auto posteggiate dove capita, i portelloni alzati, le spillette per attaccare il pettorale. Tanti, tantissimi e sempre di più. Perchè qeusta è una tapasciata che vale le mezze che contano, quelle ufficiali e griffate. SEnza fare troppe scene e senza tirarsela troppo. Bastano un’ottima organizzazione, un percorso tra i più belli che ci siano in circolazione naturalisticamente parlando e la data giusta. Si perchè Pasquetta viene dopo il pranzo e la cena di Pasqua per cui i runner hanno sensi di colpa grandi come montagne da buttar via. Ma di questa corsa non si butta via nulla e si perdona anche l’ormai inevitabile intruppamento della partenza. Ogggi il meteo portava una bella pioggerellina insistente. E invece non è venuta giù una goccia. Certo c’erano un sacco di nuvole minacciose ma bastava  un po’ di fantasia per farle sembrare il più affascinante disegno che c’è. Messico e nuvole…appunto. E torni a casa con un po’ di malinconia…

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