Da Bordin a Panetta, da Ambu ad Arese, da Fava a Ortis fino a Tergat, Gebrselassie, la Radcliffe, Gabriella Dorio e Paola Pigni. Il cross del Campaccio che si correrà tra un mese sui mitici prati intorno allo stadio Angelo Alberti di San Giorgio su Legnano è un lungo pezzo di storia dell’atletica.  Da più di mezzo secolo questa corsa nel fango nel giorno della Befana vale nel cross ciò che vale nel ciclsimo una Parigi-Robaix.  Chi vince qui è sempre un po’ speciale. E a un mese dal via della  57ma edizione   il <team> dell’ Us Sangiorgese è al lavoro per mettere a punto gli ultimi dettagli  di un evento che ormai è diventato grande, inserito nei Permits Event della Iaaf, il circuito d’élite mondiale delle campestri. E come sempre il Campaccio sarà una gara con grandi anche quest’anno a cominciare Japhet Kipyegon Korir,  il keniano campione del mondo in carica di cross : “E’ stato il nostro primo obiettivo quando abbiamo iniziato a cercare i più forti atleti in circolazione – ammette Marcello Magnani, manager e direttore tecnico dell’evento – Nei giorni scorsi abbiamo avuto la sua conferma definitiva. Per rimanere nei Permit Iaaf è necessario avere gli atleti più titolati di almeno cinque nazioni differenti ed in tal senso ci stiamo muovendo. Sia al maschile che al femminile stiamo attendendo altre conferme anche se settimana prossima, dopo gli europei di questa domenica, ne sapremo di più”.  Korir intanto c’è. E si parte da lì. E sarebbe affascinante se il keniano potesse giocarsela magari cercando la rivincita contro l’etiope Muktar Edris, primo al Campaccio nel gennaio di quest’anno, qualora tornasse per tentare il bis.

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