Basta guardare queste foto per sognare un’ultramaratona così. Basta pensare che ci sono posti nel mondo dove, quando qui ghiaccia e c’è nebbia come stamattina, si può correre in canotta su una spiaggia per essere tentati di partire. L ‘Ultratrail di Boavista si è corsa una settimana fa nella piccola isola capoverdiana. Partenza e arrivo a Sal Rei per 150 chilometri tra spiagge, dune di sabbia, foreste e colline.  Non proprio una passeggiata quindi. Però vuoi mettere.  Una sfida perfetta per metterci insieme una vacanza ma anche una gara vera con atleti di primo piano che prevede anche due tracciati più corti: la Salt marathon di 75 chilometri e la Eco marathon di 42.  Per la cronaca nella gara classica, la più lunga,  ha vinto uno di questa parti, il capoverdiano Josè Daniel Cabral  che ha finito la sua corsa con un tempo finale sotto le 20 ore e che da tre anni arrivava secondo. Dietro di lui un italiano, Corrado Buzzolan ‘imprenditore di Santorso, in provincia di Vicenza, forte corridore di ultratrail che pochi mesi fa aveva corso la    “6633 Ultra“, una gara estrema che prevede di camminare per 7 giorni per 560 Km a piedi nelle inospitali lande del circolo polare Artico. Buzzolan ha tenuto il passo del vincitore fino a pochi chiloemtri dal traguardo poi ha dovuto cedere il passo.  Terzo posto per Brito Silva, lui pure di Capoverde.

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