Ivan il terribile, Re di Sparta,  mister ultramaratona.  Chiamatelo come volete ma Ivan Cudin,  39 anni friulano di  Codroipo, nelle corse di lunghissima distanza è davvero una mezza leggenda. Non a caso nel 2010 è stato campione europeo della 24 ore e, non a caso, sempre due anni fa, è stato il primo italiano a vincere la  Spartatlhon e a ripetersi l’anno dopo. La Atene -Sparta non è una corsa qualsiasi ma una delle più dure in circolazione,  246 chilometri tutti d’un fiato sulle rotte di Filippide. Leggenda nella leggenda.  E Ivan Cudin l’ ha finita  in poco meno di 23 ore . Ma questo è ciò che è stato,  cioè  un pezzo di storia. Il presente continua sotto il segno delle grandi imprese e così Ivan il Terribile nei giorni scorsi  sulla pista di Soochow (Taiwan) ha firmato un altro record sulla 24 ore  . Dopo 666 giri di pista, 266 chilometri e 702 metri, l’atleta Mizuno in forza alla G.M. Udinesi UOEI  si è piazzato secondo assoluto dietro al fortissimo Yoshikazu Hara ma ha fatto segnare  la  miglior prestazione italiana sulle 24 ore della storia. Una gara durissima la 24 ore. Gli atleti partono all’alba e corrono per un giorno intero senza fermarsi mai. Vince chi riesce a percorrere  la distanza più lunga allo scadere delle 24 ore. Come diceva Luca Carboni in una sua famosissima camzone ” Ci vuole un fisico bestiale…”. E forse anche parecchia testa, soprattutto quando come a Soochow si corre in pista.

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