Certo che vedere Alessandro Fabian travestito da Superman alla partenza di una gara non è cosa normale. Ma se uno vince per sei volte di fila il titolo italiano nel triathlon olimpico, se si piazza nono alle olimpiadi e se tra due anni in Brasile nei Giochi di Rio sarà uno degli azzurri da tenere d’occhio un po’  Superman lo è davvero. Però oggi a Rovereto nella terza edizione della Strongman Run non c’era solo Superman al via. Fabian era in buona compagnia.  Sembrava un film: eroi dei cartoon, animali, supereroi, gladiatori, personaggi dei fumetti, caricature, sposi, zombie, indigeni, ballerine e altro ancora. Tutti con le scarpe da running però. Parola d’ordine :  non prendersi troppo sul serio e divertirsi. Anche se poi gli  oltre 5.600 partecipanti provenienti da 33 paesi del mondo qualcuno anche Sud America, dal Giappone e dalla Nuova Zelanda, hanno capito subito che non sarebbe stata proprio una passeggiata di salute.  Diciannove chilometri e mezzo “interrotti” da 13 ostacoli spettacolari difficili da dimenticare. Ma soprattutto difficili da superare. Interminabili balle di fieno, container ammassati, vasche di fango e di schiuma, montagne di sabbia,  il guado del Fiume Leno, fino al tanto atteso maxi scivolo largo 6 metri, collocato su 4 container marittimi e 56 balle di fieno.  Roba da marines più che da <tapascioni>. Così c’è stato chi ci ha provato, chi ci ha riprovato e chi ha dovuto riprovarci  e riprovarci ancora.  Fino all’ultima goccia di sudore.  bello però. E l’edizione ‘Italiana si conferma sicuramente come la più goliardica tra gli quelle degli altri otto paesi d’Europa dove si disputano le altre edizioni della Strongman. Ma come sempre da noi si fa più sul serio che altrove. Siamo un popolo che quando si mette in calzoncini e braghette un po’ perde la ragione. E così per molti  è stata gara vera.  E che la Strongman sia una gara podistica un po fuori dalle righe lo dimostra anche la sua classifica finale. Hanno vinto in due. <Ex aequo>,  come diceva tanti anni fa Guido Pancaldi giudice svizzero di Giochi senza Frontiere che sarebbe stato perfetto anche qui a Rovererto. Sì perchè lo spirto della Strongman è un po’ quello. Hanno vinto il bergamasco Alex Baldaccini e il torinese Paolo Gallo,  entrambi del Brooks Running Team Italia, con il tempo di 1:21’16”.  Alex, vice campione europeo di corsa in montagna, reduce dai Campionati Mondiali a Cassette di Massa (MS), arrivato secondo nella scorsa edizione e quest’anno ha conquistato il primo posto insieme al suo compagno di squadra Paolo, anche lui con un passato da campione alla Fisherman’s Friend StrongmanRun del 2012.  Prima tra le donne valtellinese Alice Gaggi del Brooks Running Team Italia. Campionessa del mondo 2013 di corsa in montagna, e oro a squadra nel 2014, con il tempo di 1:32’43” nella sua prima edizione della Fisherman’s Friend StrongmanRun.