Non so in Italia, ma in Lombardia per gite fuori porta e grigliate di Pasquetta i lombardi hanno speso oggi poco più di 43 milioni. Un bel gruzzolo. Il conto, anche se non preciso al centesimo, è abbastanza certo visto che a farlo è l’Ufficio studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza che questo (anche questo) fa di mestiere.  Pic-nic, trattorie, agriturismo scelti nel raggio di una cinquantina di chilometri. Pasti, antipasti, colombe, brindisi, caffè e ammazza caffè poi , magari due passi per mettersi la coscienza a posto. Non c’è crisi che tenga, quando si tratta di mettere le gambe sotto il tavolo, siamo tra i popoli più forti. Quasi imbattibili. Tanti così, non tutti. E’ una questione di scelte. Ognuno fa ciò che vuole e ci mancherebbe. Però non c’è solo il popolo dei “grigliatori”. Provando a compilare un improbabile elenco delle categorie umane della Pasquetta mi piace ricordare che esistono anche i “pedalatori” e i “corridori”, fortunamente sempre di più e tantissimi soprattutto oggi con una giornata climaticamente perfetta per cimentarsi in bici o in un lungo. E fanno media. Nel senso che contribuiscono a non far lievitare quei 43 milioni spesi dai lombardi per il pranzo di oggi. Fanno lievitare ( e di parecchio) altre voci del paniere Istat ma questo è un altro discorso. Dipende dai punti di vista però c’è un pizzico di soddisfazione in tutto ciò. Passare in bici con tuo figlio di fianco all’agriturismo di casa tua e incrociare lo sguardo <sfatto> di un tizio che avrà la tua stessa età ma fa fatica ad alzarsi da una sdraio, come dice una pubblicità,…non ha prezzo. Poi si può discutere di tutto…