sewSe ci fosse un santo protettore dei triatleti sarebbe San Vincenzo. Ci sono posti he sembrano fatti apposta per correre un triathlon. E Castel San Vincenzo, un bel paesino arroccato sulle Mainarde molisane in provincia di Isernia è uno di quelli. Anzi di più. C’è un lago montano con acque verde smeraldo dove ci si  specchia, strade e  salite dove anche nelle giornate di lavoro è difficile incontrare auto, c’è uno sterrato tra i boschi che fa da cornice alle sponde e che è perfetto per correre. Potrebbe bastare per fare del Triathlon dell’Orso che si corre domani , un appuntamento di quelli da non perdere nell’agenda di ogni triatleta, campioni compresi. Potrebbe ma, come spesso accade nel nostro Paese dove tranne il calcio tutti gli altri sono sport minori,  non basta. “Ho scoperto questo posto perfetto per il nostro sport- racconta Valerio Ottaviani presidente di R0ma Triathlon- perché il nostro vicepresidente Marco Orioni è di Rionero Sannitico, un paese a pochi chilometri da qui. Abbiamo capito subito che per chi ama nuotare, pedalare e correre qeusto è un piccolo paradiso e così due anni fa è nato il triathlon dell’Orso. Domani siamo al via con la seconda edizione ma non è stato e non è semplice…”. E’ la solita musica, purtroppo. I soliti problemi di cui si parla con chi per mestiere, ma soprattutto per passione spesso anche rimettendoci di tasca propria, organizza gare. E non solo di triathlon. Infinite trafile burocratiche, amministrazioni disinteressate che non collaborano e che a volte anzi remano contro, difficoltà ad ottenere spazi e permessi, sponsor che in tempi di crisi si fa fatica a coinvolgere. “E comunque siamo qui – continua Ottaviani mentre con altri ragazzi  del suo staff sta lavorando per allestire la zona cambio nel cuore del camping delle Mainarde che ospita la partenza- Siamo qui anche se sinceramente a volte l’entusiasmo viene meno perché in pochi sembrano capire qual è la vera portata di un evento sportivo…”. Soprattutto da queste parti in Molise, terra fantastica ma un po’ dimenticata soprattutto dal turismo. E un triathlon che porta da qui per un week end centinaia di persone e riempie un campeggio, quei pochi hotel della zona e i bed and breakfast andrebbe promosso meglio. Andrebbe coccolato un po’ di più, magari evitando di sovrapporgli in calendario gare di richiamo. “Si è vero- continua il presidente di Roma Triathlon- un po’ di collaborazione in più servirebbe anche perché poi chi viene a correre qui si innamora di questo posto e torna. Me lo hanno confermato anche i responsabili del campeggio che ospita la gara: la percentuale di chi è tornato qui in ferie è altissima…”. Lazio, Puglia, Abruzzo, Molise, Campania e anche un paio di atleti di Udine che sono da queste parti in vacanza: questa la provenineza geografica dei 200 atleti che saranno in gara domani. Un bel gruppo che partirà dal lago per poi percorrere duei giri in bici tra Rocchetta al Volturno, Castel San Vincenzo e Pizzone in pieno parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e poi concludere la gara su distanza olimpica con due giri di sterrato intorno al lago. Chi non ha mai corso da queste parti non può capire. Non può rendersi conto. Ma basta guardare il colore delle acque e ascoltare il silenzio di queste montagne per scoprire un piccolo paradiso. Che è poi a misura perfetta di triatleta…